[Inter Campus Romania, insieme dentro e fuori dal campo]

È sempre più lontano ormai il fenomeno dell’abbandono di massa dei minori in Romania da parte dei genitori che si trasferivano ad ovest in cerca di lavoro. La situazione socio-economica del Paese è nettamente migliorata in questi ultimi decenni.

Ciononostante, sono ancora decine gli ospiti presso la struttura di Inima Pentru Inima, nostro partner locale da 15 anni nella città di Raminicu Valcea, in Romania. Bambini affidati alla Fondazione dalle istituzioni locali per prendersene cura e farli crescere in contesti accoglienti. Storie familiari difficili, come ad esempio i sette fratelli e sorelle sotto tutela legale, il più grande di loro ha 16 anni la più piccola 6. Altri li abbiamo visti uscire dal progetto, diplomarsi e laurearsi, sempre accompagnati nel lungo percorso di reinserimento sociale.

Con l’apertura delle scuole, si sono avviate le attività nei 4 nuclei della città, la scuola di Vladesti, dove l’80% dei bambini è di etnia Rom, la scuola di Ocnele Mari, la scuola IV e quella di Gorano. I quaranta bambini in affido giocano con i loro compagni di classe con le maglie nerazzurre. Qui sono loro i campioni, non tanto per le capacità tecniche, ma quanto per il rapporto e la fiducia che hanno con gli educatori-allenatori, che conoscono molto bene da anni.

Tutti hanno preso parte agli allenamenti infrasettimanali, ma a conclusione della missione al torneo organizzato nella miniera di Sale, proprio i bambini che una famiglia biologica ce l’hanno non erano in campo a divertirsi. Come mai? Solo andando porta a porta dalle famiglie del quartiere è emerso il motivo: è periodo di funghi e i bambini Rom devono andare per boschi a raccogliere i porcini, molti dei quali vengono poi spediti in Europa Occidentale. Un tema in più da affrontare attraverso lo sport, che deve essere garanzia di spensieratezza e tutela del Diritto al Gioco.

10.10.2022

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