A Città del Messico si sono svolte, sul polveroso campo in terra battuta del Deportivo Venustiano Carranca, le consuete sedute d’allenamento dei bambini della popolazione indigena dei Triquis insieme ai bambini “Callejeros” (di strada) della Fundaciòn Renacimiento del famigerato quartiere di Tepito.
Momenti felici sono trascorsi sul campo e 50 bambini e bambine hanno dimenticato i loro problemi quotidiani divertendosi insieme.
Gli indios del Messico sono da tempo in minoranza nella maggior parte delle regioni nelle quali vivono. Volontà di questi popoli popoli è di uscire dal carcere del ritardo storico nel quale i vari modelli di sviluppo che si sono succeduti li hanno collocati. Loro vivono da molto tempo una denominazione e una situazione di subordinazione etnica, le loro comunità cercano di adattarsi per resistere creando una serie di meccanismi in grado di garantire la continuità della loro identità sociale nell’isolamento, nell’abbandono e nella persecuzione.
I Triquis si allenanano insieme ai bambini di Tepito, questi vengono dalla strada e sono ospitati presso la Casa d’accoglienza della Fundaciòn Renacimiento. In questo quartiere la condizione dei ragazzi è speculare a quella del contesto sociale. La Fondazione senza fini di lucro promuove e realizza interventi e attività formative in ambito di prevenzione del disagio psico-sociale, terreno fertile per abuso di sostanze, abbandono scolastico, criminalità e marginalità sociale.
Da Città del Messico la nostra delegazione si è spostata in autobus insieme agli educatori del Distretto Federale per raggiungere il nucleo del Collegio delle instancabili Suore Marcelline di Queretaro dove si sono svolti 4 giorni di corso di aggiornamento tecnico per gli operatori locali. Beneficiari del progetto di Queretaro circa 100 bambini dei quartieri disagiati di Bolanos e Unidad Nacional.

03.11.2011