ASUNCIÒN – Nella discarica di Cateura, Inter Campus gioca letteralmente sopra i rifiuti. Il campo è ricavato da una spianata di terra, gettata sopra sacchetti e bottigliette, che ogni tanto fanno capolino. I bimbi scherzano, e ci invitano a scavare, perché non si può mai sapere cosa salti fuori: “A volte vien su qualcosa di bello!”, ci dicono. Sono curiosi, la loro allegria non sembra intaccata dal contesto. Costruiscono giochi con tappi di plastica e copertoni abbandonati.
Conoscono bene questi luoghi perché la maggior parte ci vive. Terminata la scuola quasi tutti si dirigono nel cuore della discarica per aiutare i genitori al lavoro. Qui la raccolta differenziata si fa così: persone che giorno e notte vivono nell’immondizia per separare un materiale dall’altro.
Molti bambini indossano già la maglia dell’Inter, perché sanno che da lì a poco si alleneranno. Corrono in campo spensierati, guidati dall’entusiasmo degli allenatori. Negli occhi sguardi furbi e tanta voglia di giocare, ennesima conferma di come la vera sostenibilità passi necessariamente da questi sorrisi.
11.02.2020