[Paese che vai usanze che trovi…]

Dopo un’intensa settimana di allenamenti per i vari nuclei bulgari, si è svolta nella cittadina di Troyan la giornata conclusiva della nostra prima visita annuale in Bulgaria.

In una mite giornata autunnale, immersi nella lussureggiante e variopinta natura dei monti Balcani, i nostri tecnici Roberto Redaelli e Paola Balconi, insieme ai tecnici locali si trovavano in campo a gestire 70 bambini per il consueto torneo ricreativo. Suddivisi in squadre hanno iniziato a sfidarsi simultaneamente sui 4 campetti delimitati dai cinesini del magnifico campo in erba a 11.

Doveva essere una giornata di festa come le altre ma, ad un certo punto, per alcuni interminabili secondi, il gelo è calato sul tappeto verde. In una delle partite finali Roberto si è trovato a dover decidere se la palla avesse superato la linea di porta o meno. Una classica azione da VAR! Il momentaneo punteggio della partita amichevole era 2 a 2. Tutti i bambini sul piccolo campetto accerchiavano il tecnico, la suspense del verdetto diveniva interminabile, tutti quanti pendevano dalle sue labbra, una squadra invocava il sì, l’altra il no! Roberto si trovava dinnanzi ad un bivio, assegnare la vittoria agli uni e la sconfitta agli altri oppure dire di no e lasciare la partita sul pareggio. La sua intenzione era quella di dire no e prese appunto a scuotere la testa da un lato all’altro facendo segno di no. Quello è stato il più grosso errore della sua vita! La squadra che invocava il gol iniziò ad esultare a squarciagola! Non è stato semplice per lui rimediare spiegando che la palla non era entrata e che la partita finiva in parità. In Bulgaria se scuoti il capo dall’alto al basso, significa no ma se scuoti il capo da destra a sinistra significa sì! Esattamente il contrario di tutto il resto del mondo!

09.11.2018

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