CARACAS – I bambini e le bambine di Caracas vengono al campo perché si divertono: giocare a calcio con la maglia dell’Inter fa sentire orgogliosi e la metodologia nerazzurra, insieme alla bontà degli allenatori locali, rende ogni allenamento un momento di allegria.
Ma da qualche mese, come già successo in passato, c’è un motivo in più per non mancare mai: a fine partitella, prima di andare a casa, vengono distribuite merende per tutti! A volte si tratta di un succo, altre di frutta o panini, c’è sempre qualcosa di nuovo. Nessuno lascia il campo in anticipo e, anzi, fanno capolino fratelli e sorelle in cerca di un piccolo spuntino. Nello spirito del progetto e nei limiti della fattibilità, tutti ricevono qualcosa.
Inter Campus è presente da molti anni in Venezuela e conosce bene i problemi nutritivi di molte famiglie, che spesso non hanno accesso a una dieta completa o a un numero di pasti sufficienti. Scherzando, l’allenatrice Diana ci racconta del desalmuerzo, ossia l’unione di colazione – desayuno – e pranzo – almuerzo – che è costretta a organizzare per i figli. La parola ricalca il concetto di brunch, forse più conosciuto, ma di certo molto distante dalle necessità di questo paese. Qui mangiare tre volte al giorno è un lusso per pochi e bisogna ingegnarsi per razionalizzare. Soprattutto per i bambini le conseguenze in termini di sviluppo sono evidenti e negative.
Per questo qualsiasi aiuto, come quello di Inter Campus insieme a UEFA Foundation, è significativo. Chiunque possa contribuire, anche attraverso il gesto più piccolo, sa di sommarsi a tante azioni che permettono alla comunità di San Isidro, poco a poco, di crescere e stare meglio.
Il progetto è co-finanziato da UEFA Foundation for Children.
17.07.2023