[Inter Campus Gerusalemme, si torna a giocare nel quartiere di Abu Tor]

Gli eventi del 7 ottobre e l’inizio della guerra hanno bloccato i nostri ragazzi per mesi, il campo, oasi di pace calcistica ed educativa, era diventato impraticabile: mentalmente, nell’animo ferito di una regione che era tornata a dividersi in modo profondo, violento. Non era possibile incontrarsi, in un momento dove le narrazioni di entrambi i popoli prevaricano qualsiasi tentativo di conciliazione.

Un progetto particolare, quello del nucleo di Abu Tor – attivo dal 2018 e dove giocano insieme 50 bambini palestinesi e israeliani – che si basa sulla costruzione di una comunità dal basso, partendo dalle strade dei quartieri, parlando alle popolazioni palestinesi e israeliane della città vera. Con il traino di chi porta avanti sul campo il progetto, gli allenatori israeliani e palestinesi Noam e Mohammed, il coordinatore Arturo Cohen, con l’aiuto dell’NGO Good Neighbors e il nostro partner locale Social Goal, siamo riusciti a trovare il coraggio di rompere un muro che sembrava altissimo e insormontabile.

Siamo tornati al campo, insieme a mamme e papà, fratellini e sorelline, con oltre 35 bambini da ogni parte della città, martedì 7 Maggio 2024, due settimane dopo la seconda stella nerazzurra, per aggiungere una stella forse ancora più importante al mondo interista: la stella della speranza di pace, la stella dello stare insieme, la stella di chi ci crede ancora nonostante tutto.

24.05.2024