SAN PAOLO – Comincia l’allenamento e grandi nuvoloni neri si addensano sul campo difronte alla Parrocchia di São Miguel Paulista, a San Paolo. In campo 25 bambini, tutti insieme a Marcelo, l’allenatore brasiliano venuto in Italia pochi mesi fa che è anche professore di educazione fisica nelle scuole primarie del quartiere. Ci accompagnano i tuoni, seguiti dalle prime gocce; cadono dapprima una ad una sul cemento del campo, poi sempre più fitte, fino a diventare temporale estivo.
Presto le immagini di gioco si riflettono sul campo bagnato, che in pochi minuti si allaga, creando vere e proprie piscine d’acqua piovana. Chiediamo ai bambini se vogliono ripararsi sotto la tettoia, ma nessuno ha intenzione di smettere proprio nel momento più bello. Proseguono così gli esercizi di passaggio e tiro, sotto un diluvio che a volte blocca il pallone, altre lo fa schizzare via.
Anche la partitella finale, una via di mezzo tra calcio e pallanuoto, si trasforma in un momento unico e divertente, fatto di tanta foga e poca tecnica. L’acqua consente di fare le scivolate, di schizzarsi e ridere insieme. L’obiettivo del divertimento è raggiunto.
Alla fine, grandi e piccoli, siamo tutti zuppi. Perché come ci insegna Mateus, 7 anni, le cose più belle avvengono con la pioggia.
11.12.2017