Lubumbashi – Bakanja, Jama’a Yetu, Cawama, Bumi, Gokongo, Malajka. Sono i nomi delle nostre cellule di bambini e bambine congolesi, nomi dal suono esotico che parlano di Africa e fanno pensare a luoghi remoti, forse ancora un po’ lontani dai malanni della civiltà globalizzata. Invece purtroppo anche il Katanga, questa splendida verde e ricchissima regione del Paese centrafricano non è esente dai guai, e bisogna darsi da fare per la scolarizzazione, per l’equità di genere, per tenere i ragazzi lontani dalla strada con le sue attività illecite, ecc. Per questo Inter Campus lavora ormai da anni con ALBA, Associazione Laica Bambini Africani, supportando con un progetto sportivo i diversi interventi educativi sia nella città di Lubumbashi che nelle aree rurali circostanti. Ad oggi centoottanta bambini e bambine distribuiti in sei località partecipano alle attività del progetto con gli allenatori-educatori formati dai nostri tecnici Inter Campus. Questa volta Lorenzo e Davide, veterani del Congo, hanno tenuto un corso di formazione teorico e pratico girando ogni cellula, dalla Cité des jeunes per ragazzi di strada di Bakanja al villaggio di Cawama sotto un sole cocente (ma non era stagione delle piogge?) a Gokongo nella brousse, dove un serpente velenoso è stato ucciso proprio a fianco del campo di allenamento, tanto per ricordarci di stare attenti quando si va a recuperare un pallone. Alla fine, consegna delle nuove uniformi per tutti i bambini e, dopo un colloquio individuale, rilascio di un certificato di partecipazione ai sei allenatori locali. Con piacere scopriamo che tre ragazzi di Inter Campus sono ora assistenti allenatori, perché questo è un punto di forza del nostro progetto: bambini innamorati del progetto -con cui sono cresciuti divertendosi- diventano capaci a loro volta di trasmettere ai più piccoli la formazione ricevuta e di restituire loro il diritto al gioco, in un circolo virtuoso di cui siamo orgogliosi. Allez Congo!
20.01.2020