BRASILE – In uno spazio poco più ampio dell’Europa, divisa però in oltre 40 nazioni e altrettante culture, si sviluppa un paese enorme, mix di storie ed etnie. Il Brasile è formalmente unito, parla un’unica lingua e tifa, spassionatamente, una sola nazionale durante i mondiali.
Eppure al suo interno ci sono differenze molto grandi, retaggio di uno passato disomogeneo. In molte aree, l’abolizione della schiavitù risale a poche generazioni fa e le differenze etniche hanno accompagnato per secoli quelle sociali. Ancora oggi esistono disparità, seppur in un clima di rispetto e convivenza.
Le più grandi favelas del mondo costeggiano città meravigliose; villaggi accanto a metropoli; aziende multinazionali insieme a piccole botteghe; neri, bianchi, mulatti: tutti uniti dalla passione per il calcio e, da oltre 20 anni, anche dai colori nerazzurri.
Inter Campus è infatti iniziato proprio da qui, a Recife nel 1997, per promuovere sviluppo e assistenza scolare di migliaia di bambini brasiliani. Dal Ceará a Rio de Janeiro, passando da Pernambuco, Rio Grande do Norte e São Paulo, tanti accenti che il linguaggio del pallone unisce, lasciando nei sorrisi le uniche differenze.
21.12.2018