[Focus Angola, Inter Campus agli occhi dei protagonisti]

“Non potremo risolvere i problemi sociali dell’Angola, ma possiamo insegnare a questi bambini a essere persone che non si fermano di fronte alle difficoltà e che guardano al futuro con la speranza che le cose possano migliorare, dando loro l’esempio e riempiendo il loro cuore di felicità nello stare insieme e nel giocare a calcio”.

Quando parla di questi argomenti durante le riunioni con i genitori e i bambini, Gouveia Caquezo, 39 anni, dal 2009 parte di Inter Campus Angola e dal 2013 coordinatore tecnico nazionale, trasmette in un attimo la sua grande dedizione e passione per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni. Dalle baraccopoli della Lixeira di Luanda, dove Gouveia vive insieme alla moglie Cristina e ai suoi 2 figli, è uscito questo ragazzo ormai diventato uomo grazie anche agli insegnamenti di Inter Campus. Iniziando 11 anni fa come semplice allenatore nella comunità di Mota sia dei bambini che delle bambine, piano piano tutti lo hanno notato per la grande disponibilità, flessibilità e precisione allo stesso tempo; organizzando tornei ed eventi dove i bambini tutti, a centinaia si riversavano nei campi delle comunità Salesiane giocando e fraternizzando insieme rincorrendo una palla che è diventata simbolo di unione e di identificazione sociale in un paese dove la vita media raggiunge a malapena i 50 anni e dove trovare un lavoro per sfamare la propria famiglia non è semplice.

L’ascesa di Inter Campus come numeri (ora sono più di 800 i bambini e le bambine parte del progetto), come nuclei (ora 9 con 4 provincie coinvolte nello sterminato paese), come allenatori (più di 60) e come bambini diventati poi allenatori (circa il 50% degli allenatori stessi proviene dalla “cantera” educativa di Inter Campus) è anche merito suo. Così come i momenti formativi organizzati con le famiglie dei bambini e le numerose attività ricreative che accompagnano gli allenamenti dandone una connotazione educativa molto più profonda rispetto alle normali attività.

Il ragazzo diventato uomo e poi leader rappresenta l’indomita capacità di resistere di fronte alle difficoltà trovando nell’aiuto del prossimo e nella formazione giovanile la propria strada e ragione di vita.

Gouveia rappresenta la continuità nel cambiamento, in quanto tutti i responsabili salesiani hanno apprezzato il suo lavoro, cosi come Inter Campus, riconoscendogli un ruolo di leader ed esempio, al servizio dei bambini e degli allenatori; bambini ed allenatori che, anche attraverso il calcio, cercano un piccolo sollievo dalle grandi difficoltà che attanagliano il paese.

“Sem problema” ama concludere le sue frasi cosi quando parla coi bambini, la logica sottostante è che per tutto esiste una soluzione.

26.06.2020

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