[8 SETTEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’ALFABETIZZAZIONE]

Giocare e studiare è tra gli obiettivi primari del Progetto Inter Campus: un vincolo nato per favorire l’alfabetizzazione che, come recita la Dichiarazione di Persepoli, adottata dall’UNESCO, “non consiste solo nel saper leggere, scrivere e fare di conto, ma è un contributo all’emancipazione di ogni essere umano e al suo completo sviluppo. Fornisce gli strumenti per acquisire la capacità critica nei confronti della società, stimola l’iniziativa per sviluppare progetti che possano agire sul mondo e trasformarlo, fornendo le capacità per vivere le relazioni umane.”

Il “patto” bambino-Inter Campus è un impegno preso, da un lato, nei confronti di ogni bambino che altrimenti vedrebbe negata la sua possibilità di giocare. Dall’altro, una promessa che ogni bambino si impegna a fare davanti a compagni e allenatori: andare a scuola e studiare, per crescere e diventare grande.

Un binomio che ha dato e continua a dare buoni frutti, con più evidenza in alcuni paesi. Per esempio in Uganda, dove il progetto, nato a supporto dell’alfabetizzazione e della protezione sanitaria, coinvolge quasi novecento bambini, catalizzando nella scuola primaria statale St Joseph di Nagallama bambini e bambine che, spesso, i genitori preferirebbero trattenere per il lavoro nei campi.

O in Cambogia, dove nel villaggio di Roong, a circa 40 km dalla capitale Phnom Penh, centinaia di bambini – che prima dell’arrivo di Missione Possibile Onlus, non andavano a scuola poiché troppo distante da raggiungere – ora frequentano la scuola elementare e media costruita dall’Associazione e partecipano alle attività sportive-educative di Inter Campus.

Anche in Brasile, a San Paolo, non si sfugge alla promessa, e dopo tre insufficienze sul registro, scatta l’ammonizione e la panchina… Fino a rimeritare il rientro in campo grazie a un dieci a lode in pagella!

08.09.2018

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