MILANO – (ANSA) Una delle Nazionali più deboli del mondo in un Paese che ama il calcio in maniera massiccia ma dove l’infanzia è costretta a rinunciare al suo diritto al gioco e alla gioia. In questo quadro, lo sbarco di Inter Campus nel villaggio di Roong – a 50 Km da Phom Penh – è il pezzo importante di un puzzle sociale in via di composizione.
L’organizzazione dal 1997 realizza interventi sociali e di cooperazione flessibili a lungo termine, attraverso 24 programmi nel mondo con il supporto di 200 operatori locali, utilizzando il calcio come strumento educativo per restituire il diritto di gioco a 10.000 bambini tra gli 8 e i 14 anni. Per dare impulso alla nuova iniziativa, l’Inter scende in campo sul terreno della solidarietà e – stasera – con un’asta benefica (presente il presidente Massimo Moratti e tutta la squadra), cerca di metteren insieme i fondi per far decollare, sostenere e ampliare il progetto appena nato in Cambogia (grazie anche Missionebpossibile onlus, Valextra, Gattinoni Travel e Castello di Cigognola).
I bambini della Cambogia sono fra i più sofferenti del pianeta con il maggiore tasso di mortalità infantile nella regione. Le cause sono riconducibili a malattie la cui prevenzione e cura sarebbero possibili con semplici vaccini e medicinali. Per agire sul fronte sanitario sono state intraprese una serie di attività quali le campagne di vaccinazione che hanno dato risultati incoraggianti sul tetano e morbillo. Queste azioni sono state condotte da organizzazioni internazionali come l’Unicef che tenta di affiancarsi al sistema sanitario nazionale.
La situazione diventa più complessa quando si prende in considerazione l’accesso alle cure sanitarie da parte della popolazione rurale. Solo il 4% dei bambini che vive fuori Phnom Pehn, infatti, riesce a raggiungere gli ospedali della capitale, a causa della lentezza dei mezzi di trasporto. Altro fattore che aggrava le precarie condizioni di salute è lo stato diffuso di denutrizione e malnutrizione tra i più piccoli. Infatti, il 45% dei bambini mostra segni di grave malnutrizione. Al valore socio-educativo si è sovrapposto l’indiscriminato sfruttamento dovuto alla povertà e a un sistema anagrafico scarsamente usato. Lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali (SSCM) è uno dei più grandi problemi che affligge la Cambogia. Un campo di calcio, una normalità infantile almeno all’inizio per 150 bambini può sembrare una goccia nel mare. Ma é almeno un inizio in un Paese dove i bambini sono parte di un ingranaggio perverso di sfruttamento: la medicina, quella più semplice, è il gioco, in questo caso un calcio ad un pallone. (ANSA).
Il presidente Massimo Moratti, la signora Bedy Moratti, Claudio Ranieri, lo staff, tutta la squadra nerazzurra e tanti amici. Tutti insieme per sostenere il progetto di Inter Campus in Cambogia attraverso un’asta benefica organizzata a Milano con l’obiettivo di aiutare i bambini del villaggio Roong, nel distretto di Bati, a circa 50 km dalla capitale della Cambogia, Phnom Penh.
L’evento è stato frutto della volontà di Valextra, Gattinoni Travel e Castello di Cigognola, sostenitori di Inter Campus Cambogia, di contribuire ulteriormente allo sviluppo del nuovo programma sociale in favore dei bambini cambogiani. A battere l’asta è stato Raffaella Sibernagl, della Galleria Sibernagl: l’intero ricavato, raccolto dai 24 lotti, è andato a favore di Missione Possibile Onlus, partner di Inter Campus in Cambogia, e creatore della scuola aperta ai 400 bambini della provincia di Takeo. Per il prezioso supporto all’evento, si ringraziano anche Trisball, Samsung e De Santis.
14.10.2011