MILANO – Con la chiusura del Winterstore, la consegna di tutti i lotti e il deposito dell’ultimo bonifico a favore dell’Associazione Bambini in Romania Onlus, si è definitivamente conclusa l’iniziativa dell’asta benefica organizzata in collaborazione con Sotheby’s.
Comincia ora il vero lavoro, quello dedicato alla programmazione delle attività sportive, ma anche educative e ricreative che questa raccolta fondi permetterà di attivare a beneficio dei bambini di Inter Campus Romania.
Prima di cominciare, gli ultimi doverosi e sinceri ringraziamenti.
Perchè nell’anomala partita che si è disputata il 17 Febbraio al Winterstore ha vinto il cuore, il cuore di tutti coloro che vi hanno partecipato in maniera concreta e generosa. E il risultato è stato netto, schiacciante, di quelli che danno gioia e regalano il sorriso.
Cinquecento le persone presenti, duecentomila euro il ricavato che, attraverso ‘Bambini in Romania’, andrà all’Associazione ‘Inima Pentru Inima’, che vuol dire ‘cuore a cuore’, partner diretto di Inter Campus in Romania. Quel cuore che stasera hanno avuto i partecipanti all’asta.
“È bello riunirsi per cambiare la vita a dei bambini e questa sera è questo che sta accadendo, non posso che esprimere la mia riconoscenza”, ha detto dal palco Don Gino Rigoldi, presidente dell’Associazione Bambini in Romania onlus. Insieme a lui Lidia Dobre, presidente di Inima Pentru Inima: “In dieci anni Inter Campus ha creato in Romania tantissimi campioni, campioni di vita: dei bambini che con l’aiuto dei presenti a quest’asta possono ora permettersi di tornare a sognare”.
Visibilmente commossa, Lidia Dobre, ha quindi passato la parola a Massimo Moratti e a Cristian Chivu. Cuori grandi i loro. “È bello e importante trovarsi uniti per dare insieme un’occasione alla vita”, ha dichiarato il presidente nerazzurro. “Un’occasione per poter sperare che realtà di dolore come questa che i bambini vivono in Romania vengano combattute e sconfitte”, ha aggiunto il difensore dell’Inter, che conosce bene questa triste situazione che tocca il suo Paese.
E allora, a dare una mano in questa partita della vita, ecco che a scendere in campo è stata tutta l’Inter. I giocatori in prima fila, che tanta generosità hanno dimostrato nel corso di quest’asta di beneficenza. Insieme a loro, la famiglia Moratti, il consiglio d’amministrazione e la dirigenza dell’Inter: per un evento unico, come unici gli oggetti all’incanto, battuti da Claudia Dwek, vicepresidente di Sotheby’s Italia.
Presenti anche gli esponenti delle aziende partner dell’Inter, che hanno donato i lotti protagonisti dell’asta. Prima fra tutte Sisal Match Point con gli splendidi stendardi del derby, ma anche Nike con gigantografie dello stadio e dei giocatori insieme alle lettere retroilluminate dell’Inter, De Santis con gli apprezzatissimi tavolini nerazzurri, GVM e la scultura a forma di pallone in marmo, Gummybear Toys e l’orso di peluche, Forma e il calcio-balilla o ancora La Nazianale Manifatture con il gagliardetto ricamato di Inter-Chelsea del 24 febbraio: in totale oltre quaranta i pezzi unici, ognuno autografato dai giocatori dell’Inter.
Campioni sul campo e anche fuori dal campo, insieme a tutti gli ospiti che hanno partecipato a questa serata, esclusivamente a inviti ma trasmessa in diretta dalle telecamere di Inter Channel. Per raccontare l’ennesimo risultato vincente, di una partita bellissima: di quelle che fanno bene non solo al calcio ma anche alla vita.

03.03.2010