[Per la quarta volta alle Nazioni Unite]

NEW YORK – Dopo le esperienze del 2012, del 2014 e del 2016 quando, per la prima volta nella storia, un intero club di calcio è stato ospitato al Palazzo di Vetro, il 2018 si apre con una nuova visita nerazzurra nella sede centrale dell’ONU.

Il Dipartimento di Economia e Affari Sociali ha invitato Inter Campus – che dal 1997, in partnership con ONG e imprese, mette il calcio al servizio dello sviluppo, restituendo il diritto al gioco a bambini in difficoltà in 29 paesi del mondo – a offrire la propria testimonianza durante l’evento “Lo sport come catalizzatore per costruire società prospere e resilienti”, organizzato nell’ambito della 56° Commissione per lo Sviluppo Sociale.

Presenti alla conferenza alcune tra le più alte cariche ONU, tra cui Daniela Bas, Direttrice della divisione Politiche Sociali e Sviluppo del Dipartimento di Economia e Affari Sociali, e Jeffrey Brez, Chief of NGO Relations, Advocacy and Special Events della Divisione Outreach Divisione del Dipartimento di Informazione Pubblica. Insieme a loro, hanno introdotto il tema i Rappresentanti Permanenti alle Nazioni Unite di Italia, Monaco e Corea, rispettivamente gli Ambasciatori Sebastiano Cardi, Isabelle Picco e Chull-joo Park.

In riferimento a Inter Campus l’Amb. Cardi ha affermato: “Lo sport, con i suoi valori e le sue regole, è un motore importante dei processi di riconciliazione, inclusione sociale e sviluppo soprattutto nei contesti sociali ed economici più fragili.[…] Gli esempi tutti italiani di Inter Campus e Ferrero dimostrano che la partnership tra sport e business può offrire ai giovani una marcia in più per costruire un futuro migliore. Con l’evento di oggi, prosegue la nostra azione alle Nazioni Unite per promuovere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con una attenzione speciale alla tutela dei diritti della persona e alla lotta alla povertà.”

L’obiettivo del panel discussion è stato esplorare il ruolo critico delle partnership tra settore pubblico e privato, con riferimento all’ambito sportivo. Per questo, oltre a Stefano Capellini di Inter Campus, vi hanno preso parte rappresentanti di grandi aziende, come Aldo Cristiano di Ferrero, esponenti di fondazioni, tra cui Hugh Dugan della Truce Foundation e Taylor McCarty, di Field in a Box, e anche di istituzioni, nelle figure di B. J. Schecter di Seton Hall University e Irakli Khodeli di UNESCO.

Tutti uniti per sottolineare il ruolo dello sport nelle strategie di sviluppo mondiale.

30.01.2018

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