BUCAREST – Dopo un viaggio itinerante ed entusiasmante che ci ha portato da Bucarest a Slatina passando per Ramnicu Valcea, ci troviamo a pensare a come realtà differenti abbiano un unico comune denominatore: la magia che questa sfera regala in ogni paese in cui andiamo!
Accompagnati da Franco Aloisio, presidente della Fondazione Parada, abbiamo lavorato con i ragazzi di strada e di due istituti di Bucarest, ci siamo confrontati con gli allenatori che organizzano e dirigono le quotidiane sessioni di allenamento, accomunati dallo stesso nome Catalin e dalla stessa passione per questi bimbi meno fortunati.
Passione che risulta essere motore di gesti all’apparenza piccoli, ma non scontati come cercare di radunarli, aspettarli nei punti strategici della città per far in modo che ognuno di loro esca dalla propria difficile e grigia realtà per raggiungere insieme il meraviglioso verde del campo da calcio.
Sempre a Bucarest incontriamo Lidia Dobre, presidente dell’associazione Inima Pentru Inima, e con l’inseparabile fratello Vali, autista di numerosissimi chilometri sulle strade rumene, raggiungiamo Valcea dove ci aspetta Telespan, coordinatore del progetto Inter Campus locale, insieme agli allenatori e ai bimbi degli orfanotrofi. Come sempre Lidia fa sentire tutti un po’ più a casa..noi compresi!
Sessioni di teoria e numerosi allenamenti hanno scandito le nostre giornate qui, permettendoci di fare un punto della situazione riguardo questo numeroso nucleo. Impossibile non sottolineare la bellezza dell’ultimo allenamento svoltosi nella caratteristica Salina di Ocnele Mari, un campetto sintetico a 25 metri sotto terra circondato da pareti di sale che risulta essere una buona alternativa per i bimbi quando il severo inverno non permette di svolgere attività all’aperto.
Alla fine della settimana raggiungiamo Slatina, un po’ stanchi ma carichi del buon lavoro svolto fino ad ora per cominciare invece con Luca De Vecchi, responsabile di Comunità Nuova, Madaline e Mircea, i due allenatori di questo nucleo impegnati nell’organizzazione dell’evento conclusivo della stagione: un torneo di due giorni che offre ai nostri bimbi la possibilità di confrontarsi con altre squadre provenienti dalle cittadine limitrofe.
Le bandiere di Inter Campus, Pirelli e Comunità Nuova fanno da cornice a tre campetti pieni di bimbi intenti ad affrontare partite con un entusiasmo contagioso: l’integrazione tra ragazzini rumeni e di etnia rom conferma il valore del progetto in una realtà come Slatina.
Abbiamo incontrato bambini diversi in questa settimana, con vissuti unici e realtà variegate, ma abbiamo visto in loro lo stesso sorriso, lo stesso orgoglio nell’indossare la maglia neroazzurra e lo stesso amore per questo sport.
03.06.2016