BUCAREST – Atterro a Bucarest intorno alle 14.00: il clima è rigido. Il cielo grigio, l’aria tersa e indumenti invernali dipingono un paesaggio a me familiare. Saluto con calore le mie ‘amiche-colleghe’ Annalisa e Paola, con le quali ho il piacere di condividere il progetto Romania. La prima tappa è Slatina: abbiamo nei nostri gruppi bambini rom e altri provenienti da situazioni molto difficili. L’atmosfera è stupenda, così come in tutti i paesi dove ho avuto la fortuna di andare: un campo, per lo più senza erba, un pallone, una maglietta nerazzurra e tanta tanta voglia di divertirsi.
Dopo tre giorni ci spostiamo in una zona a sud est della Romania, il paese si chiama Macin: il paesaggio è semplice e la meravigliosa cornice del Danubio con la campagna ordinata ed essenziale creano un’atmosfera molto poetica.

La sveglia è usualmente alle 6.00, eccetto che per il primo giorno quando siamo stati violentemente svegliati alle 4.30 con il letto che tremava per una scossa di terremoto di magnitudo 5.5 della scala Richter. Dopo esserci calmati, io poco, una colazione veloce e via di corsa a prendere una sorta di ‘zatterona’ che ci permetteva di attraversare il Danubio. La particolarità era non avere un orario di partenza ben preciso, ma solo quando il battello era al completo si poteva attraversare!

Ad attenderci anche due squadre di bambine, le più fortunate su un campo con l’erba, le altre nel cortile asfaltato di una scuola.

La zona in questione è molto povera, ma i bambini molto ricchi: ricchi di purezza e di voglia di giocare. Le nostre giornate sono così volate via grazie alla bellezza di questi bambini che ogni giorno ci arricchiscono insegnandoci sempre qualcosa di nuovo.

Il rientro in Italia è sempre un po’ triste e faticoso: ci metto qualche giorno a riadattarmi alla vita quotidiana dopo aver passato una settimana con Inter Campus, che non so ancora bene quale magia sia in grado di fare. So solo che con una maglietta nerazzurra ed un pallone riesce a dar gioia ed allegria a migliaia di bambini.

Roberto Picardi

20.10.2013