MILANO – “Non c’è bisogno di dirlo a gran voce quando si fa qualcosa per il bene degli altri. Inter Campus è speciale proprio per questo”.
Ivan è deciso e diretto, come d’altro canto era in campo, quando racconta l’inizio della sua avventura in maglia nerazzurra. Da allora il suo legame con il progetto sociale nerazzurro è sempre stato forte, soprattutto verso il progetto in Colombia.
“Per questi bambini il rischio maggiore è che la povertà e la miseria li portino a seguire ed imitare le persone sbagliate. In questo senso lo sport aiuta ad acquisire quei valori che permettono di trovare l’equilibrio e la strada giusta. Ad esempio, incita ad andare a scuola, un diritto fondamentale per tutti”.
E dopo il racconto di alcuni aneddoti sulla sua vita, come la nascita della sua fondazione e la scelta del numero di maglia (il due che fu del suo idolo Andrés Escobar), un suggerimento per tutti i tifosi dell’Inter: “Bisogna applicare la costanza necessaria nel calcio alla vita di tutti i giorni, anche alle sue situazioni difficili. Lo sport ti aiuta a tirare fuori il meglio di te per raggiungere i tuoi obiettivi”. Con poche e semplici parole ci fa capire perché è stato per tanti anni un punto di riferimento per la squadra e lo sia tutt’ora per Inter Campus.
30.11.2020