[Inter Campus Paraguay, nuovamente nella discarica di Cateura]

Lungo il decorso del fiume Paraguay, nel sud dell’umida Asuncion sorge Cateura; qui 45.000 famiglie e ormai quasi 200.000 persone popolano il quartiere che si sviluppa sotto alla discarica più grande del paese, ormai babelica nella sua altezza e dalle cui pendici è possibile scorgere le partite dei bimbi Inter Campus. Nel campo sottostante, allagato o secco, a seconda della stagione, 150 bambini e bambine di ogni età riempiono i pomeriggi correndo scalzi nella sabbia e schivando vetri rotti, immondizia puzzolente e nociva, mucche e motorini che passano incuranti della sicurezza dei piccoli. L’odore incessante che arriva dai rifiuti ormai depositati nel terreno fa da contraltare ai problemi comportamentali sono tanti, ognuno porta quelli della comunità e ne riflette gli archetipi, molti cercano il contatto fisico coi pari, altri evadono le regole base proiettando nel gioco quello che accade a pochi metri, fuori dal terreno dove tutto vale e dove le regole sono dettate dai bisogni di sopravvivenza primari. Il percorso educativo è perciò ricco di insidie e anche gli allenamenti prevedono modalità particolari, laddove la vittoria alimenta si l’autostima ma non deve essere un modo per far valere la propria forza e laddove la sconfitta rappresenta anche l’accettazione di una difficoltà che insieme si può superare. Difficile dividere la vita dallo sport, ancora di più è cambiare o migliorare la prima attraverso il secondo, ma è proprio questa la sfida di Inter Campus a Cateura ogni giorno dove ogni alba rappresenta un punto interrogativo ma in cui le sedute al campo sono una delle poche certezze.

20.03.2023

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