“Betlemme: tutti qui siamo nati, fa di me uno strumento della tua pace” queste le parole che spiccano sul murales del campo-salone dove i bambini palestinesi del nucleo di Inter Campus Betlemme si allenano, a pochi passi dalla Basilica della Natività, tra l’Università e la Città Vecchia.
Il richiamo a uno dei momenti più importanti della vita di un essere umano, la nascita, porta alla luce la purezza dei bambini che sono le vittime più innocenti dei conflitti che stanno colpendo da mesi queste terre così ricche di significato e portatrici di valori per l’intera umanità. Quasi cento di loro, di età compresa tra i sei e dodici anni, ricevono la nuova maglia e danno vita a una giornata di tornei e partite, laddove il contrasto con la desolazione delle strade pressoché deserte della città ne amplifica la portata emozionale e ne riempie i significati educativi, gettando un seme di speranza verso il futuro. In un tempo difficile come pochi in passato, Inter Campus incontra i suoi piccoli, per dirgli che non sono soli e che lo sport può rappresentare uno strumento di crescita e sviluppo oltre le paure e i timori della quotidianità.
Dopo tre ore di intense attività, nel momento in cui lasciando il campo, i bambini prendono la strada di casa, insieme ai loro papà, alle mamme, ai nonni e agli zii che li avevano accompagnati, sorge spontanea dal cuore una domanda: “quando tornerete?”. “Presto!”, rispondiamo, perché Inter Campus ha il compito di educare accompagnando e di trasmettere valori attraverso esperienze concrete e vissute come solo lo sport sa fare.
10.05.2024