La delegazione Inter Campus composta dal responsabile organizzativo Christian Valerio e i due tecnici, Lorenzo Forneris e Silvio Guareschi, torna in Messico per un viaggio itinerante da città del Messico alle comunità autonome indigene zapatiste del Chiapas.
L’arrivo a Città del Messico è entusiasmante. La città più grande del mondo si sviluppa in orizzontale, non ci sono grandi palazzi o grattacieli che si stagliano nel cielo, ma solo tante piccole abitazioni che fanno di questa città un luogo affascinante e magico.
Presso Città del Messico Silvio e Lorenzo hanno effettuato un corso con tutti gli educatori-allenatori dei nuclei Inter Campus Messico di Silao, Queretaro e dei quartieri di città del Messico della Candelaria, Ceylan e Tepito. Le attività si sono svolte presso l’ UNEVE (Universidad Estatal del Valle de Ecatepec), con la quale Inter Campus ha attivato una collaborazione stabile. Oltre la consueta attività sportiva; alcuni docenti universitari si presteranno per attivare iniziative parallele rivolte ai bambini di Inter Campus ed alle loro famiglie, progetti di educazione alimentare e di sviluppo psicologico del bambino attraverso lo sport.
Presso la struttura universitaria, ogni mattina Silvio e Lorenzo hanno impartito lezioni teoriche in aula ai 20 alleducatori mentre, nel pomeriggio, tutti in campo insieme ai bambini, trascorrendo ore di allegria e gioco.
I giorni trascorsi a Città del Messico sono stati fantastici, gli istruttori ad ogni visita fanno grandi passi avanti per utilizzare il calcio come ulteriore strumento educativo, laddove vi è maggiore esigenza. L’esperienza vissuta è ben sintetizzata dalla frase di Fernando, l’educatore dei bambini indigeni Triquis: “ringraziamo l’Inter e Inter Campus perché attraverso lo sport possiamo trasmettere felicità e passione per la vita”.
Dopo le giornate trascorse a Città del Messico lo staff Inter Campus si è diretto in Chiapas, nelle comunità autonome zapatiste.
Prima tappa è stato il “Caracol della Realidad”, nei pressi de “Las Margaritas”. Giunti dopo sette ore d’auto da Tuxtla Gutierrez, in piena Selva Lacandona, la delegazione si è presentata per la prima volta ai rappresentanti del territorio autonomo di questa regione al confine con il Guatemala. Ordine del giorno: la possibilità di estendere anche qui il progetto Inter Campus.
Di ritorno quindi al Caracol di Morelia abbiamo salutato la Giunta locale e ci è stata indicata la destinazione: la scuola “secundaria” (media) de “Primero de Enero” (primo gennaio, data che commemora l’insurrezione del 1994).
Da sottolineare diversi valori che ormai, dopo quasi 2 anni di esperienza in questa terra, ci hanno portato a modulare le sedute assecondando la cultura sportiva locale: conoscenza delle regole, disciplina, fratellanza e unità (intesa come unione, nella vittoria così come nella sconfitta), rispetto senza prevaricazione su compagni e avversari, la condivisione di sacrifici, gioie e dolori, la totale assenza di protagonismo e di disagi socio-emotivi di qualunque tipo. Valori che dal lato sportivo passano necessariamente a quello educativo. Un altro mondo, un altro sport.

20.03.2013