Phnom Pehn, la capitale della Cambogia, terra martoriata dai conflitti e dal regime di terrore dei feroci Kmer rossi – cambogiani rivoluzionari – che imposero una dittatura sterminando brutalmente 2 milioni di loro connazionali per quasi un terzo dell’allora intera popolazione.
Nel centro storico di Phnom Pehn si può visitare un lager diventato museo nel quale sono esposte foto e disegni che testimoniano le brutalità accadute e che lasciano sbigottiti.
Dalla capitale ci muoviamo con un furgone verso il villaggio di Roong, a 50 km di distanza, passando dal caotico centro città, uscendo dalla periferia fatta di baracche e rivenditori ambulanti di ferrivecchi e gomme, fino ad essere circondati da risaie.
Al nostro arrivo l’accoglienza dei 350 bambini festanti è stata meravigliosa: alti poco più di un metro, disposti in due file ordinate e con indosso la maglietta nerazzurra applaudivano e salutavano timidi e affettuosi.
Gli occhi neri pantera di questi bambini emanavano un’energia contagiosa che ci ha accompagnato fin dall’inizio dell’attività educativa con giochi sul campo, primi calci, in un’atmosfera di divertimento e grande allegria.
Non essendo uno sport molto praticato e diffuso, la parte della formazione degli educatori è ancora più vitale, mentre l’effetto positivo sui bambini è immediato e meraviglioso.
Per partecipare a queste attività e per frequentare la scuola che Missione Possibile ha costruito per loro, i bambini arrivano da lontano camminando lungo gli argini delle risaie con temperature che superano i 35 gradi e un’umidità per noi quasi insopportabile e ci diverte il fatto che molti di loro, spinti dalla voglia d’incominciare, si presentano sempre tanto tempo prima dell’inizio dell’attività.
Il panorama delle risaie, che si estendono a perdita d’occhio, è suddiviso geometricamente da strade sterrate in attesa d’ampliamento da parte di multinazionali straniere che stanno cominciando a delocalizzare la grande produzione industriale. Le abitazioni sono vere e proprie palafitte di legno dove convivono famiglie numerose e animali da fattoria.
L’acqua potabile è filtrata dai pochi pozzi presenti, mentre le fognature sono inesistenti. Per questo si trovano discariche ovunque vicino alle quali nascono baracche poichè l’occupazione principale è la raccolta differenziata a mano per pochi dollari.
L’impegno di Missione Possibile in questo pezzetto di terra è prezioso e indispensabile per il futuro dei bambini ed essere qui con Inter Campus mi dà ancora una volta la conferma di quanto sia importante accompagnare la crescita di questi splendidi bambini e bambine con regole, educazione, divertimento e gioia.
Alla prossima avventura…
Francesco Toldo

10.04.2012