Sofia – Hristo Botev, un quartiere al confine della città. Nella scuola 94 Dimitar Strashomirov il 98% dei bambini è di etnia Rom, non esistono classi speciali, non esistono insegnanti di sostegno. Il contesto è di grave povertà. L’integrazione è stata dimenticata dalle istituzioni. Le classi di Scuola Primaria e Secondaria convivono nella stessa struttura.
Guidati dai due insegnanti di educazione motoria, Kemal e Dimitar, allenatori del progetto Inter Campus Bulgaria, i bambini dai 7 ai 12 anni giocano a calcio nel campetto del cortile, mentre, a bordo campo, ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni fanno gruppo e osservano. Per tutti loro il diritto all’istruzione vacilla e il tasso d’abbandono scolastico per gli studenti delle Scuole secondarie è drammaticamente alto. L’assenteismo diffuso e i risultati scolastici sono catastrofici: deficit di attenzione, iperattività e impulsività interferiscono con la socialità e con il percorso di apprendimento.
In questo problematico contesto Inter Campus si adopera per incentivare la scolarizzazione e l’inclusione sociale, utilizzando lo sport come stimolo positivo, strumento aggregativo ed educativo, perché attraverso il gioco è possibile trasmettere e rafforzare valori fondamentali e accompagnare i più piccoli a riconoscere e utilizzare le proprie potenzialità in campo, a scuola e nella vita.
11.10.2024