RIO de JANEIRO – La “linea vermelha” (line rossa) taglia la citta da nord a sud, collegando l’aeroporto alle famose spiagge di Ipanema e Copacabana. Nel viaggio in macchina percorso da migliaia di turisti ogni giorno, si attraversa la Rio più autentica, a detta degli stessi cittadini. Quella fatta di comunità e quartieri umili, case basse di mattoni ammassate le une alle altre, cavi della corrente aggrovigliati e penzolanti. Gli unici spazi aperti sono i campi da calcio, che in Brasile non mancano mai.
Vila do Joao, Parque União, Salsa e Merengue, sono solo alcuni dei luoghi in cui da ormai quasi 30 anni Inter Campus opera, dentro la grande comunità della Maré. Realtà in cui non è facile entrare, dove però la maglia dell’Inter è diventata parte del contesto e segno di distinzione, per i bambini, per gli allenatori e per chi da fuori viene a far visita. Sotto quei colori, ci si sente al sicuro. I genitori a bordo campo raccontano di come loro stessi abbiano giocato con la divisa nerazzurra a fine anni ’90 e ora vogliano dare la possibilità anche ai loro figli. Il segno del tempo che passa, di generazione in generazione, ma anche della solidità del progetto che, nonostante la complessità locale, non ha mai smesso di garantire il proprio supporto.
Il fatto che qualcuno, da cosi lontano, venga a prendersi cura di chi ha bisogno è per gli abitanti motivo d’orgoglio e stimolo affinché ognuno si metta d’impegno, per aiutare la costruzione di un futuro migliore.
02.06.2023