Gli allenamenti iniziano nel primo pomeriggio con il sole a picco che scalda animi e campo. Gli oltre 30 gradi non intimidiscono nessuno dei bambini che, anzi, con l’imbrunire sembrano trovare nuove energie. Il gruppo viene diviso in due, per contenere i numeri altissimi di giocatori, con obiettivi tecnici e sociali differenti: si parla di ottimismo e collaborazione, elementi fondamentali per affrontare le sfide di tutti i giorni, ma anche per gestire le dinamiche di squadra. Il calcio, come sempre per Inter Campus, è metafora di vita, e imparare a rialzarsi, dopo una caduta o un errore, può diventare senza accorgersene il vero tema dell’allenamento.
Nel grande campo di Aracoiaba, in Brasile, lo spazio è ampiamente condiviso, con persone, bambini – e a volte moto – che attraversano in diagonale il terreno di gioco, richiedendo qualche pausa e un po’ di attenzione. La sabbia si solleva per via dell’aridità e del vento, ma nulla frena l’entusiasmo di grandi e piccoli.
Le stesse mamme, assiepate numerose sulle linee laterali, fanno il tifo sotto i loro ombrelli colorati, dimostrando la loro voglia di partecipare. Sanno bene che il valore di Inter Campus va oltre la tattica, e arriva fino ai banchi di studio e alle pagelle con i voti. Non a caso, tra le istituzioni presenti, anche il segretario all’Educazione, già parte dello staff locale nerazzurro, che accompagna la delegazione passo passo. Al termine di ogni allenamento, per tutti una merenda e un succo offerti dalla prefettura. Un ennesimo esempio intrinseco dell’importanza della collaborazione.
09.01.2023