MILANO – Bafia, Douala, Yokadouma, Yaounde, Mbalmayo, Sangmelima, Garoua: tutti collegati da remoto. Sono 22 gli allenatori che da ogni angolo del Camerun si sono recati a Yaounde per seguire il corso di aggiornamento su life skills e Inter Campus. Guardandoli in video, nel piccolo riquadro concesso dal computer, sale la nostalgia di tornare a incontrare di persona questi uomini e donne straordinari, alcuni dei quali hanno viaggiato – letteralmente – giorni per esserci, poiché da loro non arriva il segnale. È il caso di Beatrice da Yokadouma, nelle foreste dell’est, o di Thomas da Garoua, nel deserto del nord. Eppure tutti sono lì, per fare un summit sulle attività in corso e per impostare i contenuti di cui saranno responsabili durante il progetto Africa Nerazzurra, co-finanziato dalla UEFA Foundation.
La loro esperienza, legata appunto all’utilizzo dello sport nelle aree rurali e a favore di bambini di strada, sarà complementare a quella dei colleghi angolani, congolesi e ugandesi. Inter Campus, come spesso accade, sarà collante di competenze che già esistono e vanno solo fatte emergere. Come la resilienza, tema più che mai rilevante per gente già abituata ad affrontare difficoltà quotidiane e ritrovarsi più forte, sempre desiderosa di imparare a fare meglio e di più per i bambini del Paese.
La loro voglia di esserci e di condividere è il segreto alla base di ogni progetto nerazzurro. E se le immagini arrivano un po’ sgranate, non importa: siamo certi il contenuto sia di altissima qualità.
25.01.2021