MILANO – Il lieto fine non può che essere il lungo viaggio di ritorno dove, nonostante ormai sfiori il traguardo delle duecento missioni, cerco di ricostruire il mosaico con le stesse insicurezze delle prime volte. Le domande sono sempre le stesse: se è andato tutto bene, se si può far meglio, se programma e aspettative sono state rispettate, cercando di immaginare come rendere tutto ancora più efficace in futuro.

l saluti finali con Del, storico coordinatore di Inter Campus in Brasile, che a guardarlo sembra separato alla nascita da Jonathan, sono avvenuti a San Paolo, dove abbiamo inaugurato due nuovi nuclei nelle favelas di ‘Agua Vermelha’ e ‘Santo Antonio’. Mentre Fra Vincenzo si divertiva ad intonare cori da tifoso, come ad esempio:

…”nell’attesa del Natale e dell’ anno nuovo…
Forza Inter Campus Vermelha e Santo Antonio”

io e Del riflettevamo sugli importanti numeri in Brasile, il primo dei progetti Inter Campus, che al momento vede coinvolti più di duemila bambini e quaranta istruttori.

A San Paolo siamo giunti dopo la tappa di Recife. A Recife il referente locale Augusto ci ha portato a visitare le sei favelas in cui è presente il progetto. Vedere tutti i bambini indossare la maglia nerazzurra dopo alcuni anni in cui le dogane Brasiliane hanno rallentato la consegna ci ha emozionato non poco, amplificando entusiasmi e motivazioni. Incontriamo poi la direttrice della scuola della comunità di Olinda, dove solo dopo il ‘rinforzo scolastico’ (ovvero i compiti a casa) che si svolge obbligatoriamente nelle aule al pomeriggio, si va tutti in campo ad allenarsi: è rassicurante constatare che, a distanza di ormai quindici anni dall’inizio dell’attività a Recife, queste buone abitudini non cambiano.

Lo sbarco in terra brasiliana invece è avvenuto a Natal, l’aeroporto più vicino a Pititinga. Ad aspettarci i collaboratori dell’Associazione del tifosissimo Enrico Bertolino e di sua moglie Edna. Strade di terra rossa, comunità di pescatori e una discreta desolazione, per fortuna accompagnata da paesaggi magnifici, fanno da cornice all’attività che si dedica ad una settantina di bambini. Forse sono gli unici, insieme alle loro famiglie, ad abitare in zona. Il Centro intitolato all’amato Giacinto Facchetti è la casa di Inter Campus ma non solo, è anche il cortile del villaggio dove, tra bambini e adulti, in ogni angolo scorgi una maglia nerazzurra.

Aldo Montinaro

21.12.2013