Così, esattamente un anno fa, si chiudeva l’articolo relativo alla mia prima esperienza Cubana; a distanza di un anno, vorrei riproporre la stessa frase con l’aggiunta di tre parole: Sólo se necesita de un balón y de valores para sonreírle a la vida.
Esattamente l’ultimo giorno, allo Stadio Nacional Pedro Marrero, alla fine del torneo finale, un bambino, giocatore della squadra vincitrice, festeggia al fischio finale un po’ troppo ironicamente verso un amico avversario; assisto alla scena insieme ad Alberto (responsabile tecnico Inter Campus) e pensando alla Carta dei Valori Inter Campus dove si richiamano valori quali il fair play, la lealtà, il rispetto dei compagni di giochi e dell’avversario, decidiamo di intervenire. I bambini capiscono al volo e si stringono la mano con la consapevolezza di aver vinto in quel momento il vero torneo. La vittoria più grande, senza la quale la mia settimana cubana non sarebbe stata la stessa cosa.
Insieme allo staff che ha composto questa visita, questa volta più nutrito del solito che, oltre ad Alberto, comprendeva Christian, Eligio, Giovanni, Maria, Giulio e, ovviamente, i bambini ed allenatori cubani, i giorni sono volati; il ritorno sull’isola, più precisamente nella capitale l’Avana ha rappresentato per me un’esperienza molto profonda e, ancora una volta, la condivisione con gli allenatori ed educatori cubani è stata totale. Alleducatori, tutti laureati all’università del ‘’deporte’’ e sapienti conoscitori delle metodiche educative e tecniche del gioco del calcio; il livello delle lezioni teoriche è stato molto alto e di grande partecipazione, con approfondimenti che spaziavano dagli aspetti motori e tecnici, per passare da quelli cognitivi, fino alle caratteristiche più profonde che legano i bambini di tutto il mondo: passione, collaborazione, motivazione, empatia, altruismo, amore per il gioco del calcio.
I 70 bambini che sono arrivati al Pedro Marrero, solo una parte dei bambini inter campus del progetto sull’isola caraibica, hanno messo tutto loro stessi e, ancora una volta, ho capito come a Cuba e come in tutto il mondo lo sport unisca tutti sotto un unico tetto: bastava girarsi e arrivavano atleti di ogni tipo, non solo calciatori, che affollavano la pista di atletica e che rendevano ogni nostro allenamento più coinvolgente e seguito. Attraverso lo sport, e anche attraverso Inter Campus i bambini cubani desiderano identificarsi e crescere: rappresenta parte della loro vita e permette loro di cogliere ed inseguire quei sogni che la loro realtà a volte non da modo di vivere a pieno. In fondo: Sólo se necesita de un balón Para sonreírle a la vida.
Grazie a tutti.
Silvio Guareschi, Alleducatore Inter Campus
12.12.2014