[Focus Venezuela, Inter Campus agli occhi dei protagonisti]

Yuri è mamma di quattro figli, la sua casa sorge a lato del campetto di San Isidro dove ogni giorno decine di bambini giocano con Inter Campus. Da dopo pranzo fino al tardo pomeriggio, diversi gruppi riempiono rumorosi quello che è il centro del piccolo quartiere di San Isidro. Le loro risate avvolgono  il vicinato, entrando nelle finestre di chi abita la zona.

Yurani, Jospeh, Josemith, Angel, i figli di Yuri, fanno parte di Inter Campus da quando sono piccoli, non poteva essere altrimenti. Uniscono le loro voci alle all’allegro coro proveniente dagli allenamenti e da qualche anno hanno un motivo in più per sorridere, perché i pomeriggi non terminano con la partitella: c’è un nuovo rito di cui Yuri stessa è protagonista.

Grazie alla Fondazione Magallanes, alla partenrship con UEFA Foundation e all’instancabile attività di associazioni locali, ogni bambino riceve un pasto completo al termine degli allenamenti. Arrivano cibi pronti e nutrimenti di prima necessità, come legumi, riso, proteine vegetali e talvolta carne. In un contesto difficile come quello venezuelano, dove persino l’acqua potabile è una risorsa limitata, Yuri ha aperto le porte a Inter Campus, mettendosi a disposizione della comunità.

“Non potevo tirarmi indietro – ci confessa – e da subito ho accettato questo nuovo incarico a favore dei bambini”. All’inizio offriva qualche sgabello e un tavolino, distribuendo snack a chi si avvicinava, oggi è diventata a tutti gli effetti la cuoca da cui tutti corrono al termine della partitella. Ci porta nella sua cucina, umile, ma ben attrezzata, per mostrarci i pentoloni in cui prepara il sancocho, la tipica zuppa venezuelana a base di verdura e pollo, che viene meticolosamente distribuita  a interminabili file indiane ​di bambini. Da qualche mese sfoggia un bellissimo grembiule bianco e un cappello da vero chef. “Custodisco il cibo e mi diverto a prepararlo, il sorriso dei bambini, che spesso in casa non hanno di che nutrirsi, è la ricompensa più grande”. Vorremmo chiacchierare di più, ma ci deve lasciare: fervono i preparativi per una nuova merenda. La lasciamo andare e aspettiamo curiosi: chissà questa volta cosa bolle in pentola.

28.08.2020

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