Da “Nuovo Calcio” numero di ottobre – La scuola calcio di Quingdao è una piccola caserma, alle cinque del mattino alzabandiera, inizio delle lezioni alle sei , alle due del pomeriggio si gioca a calcio. Arriva la delegazione dell’Inter. Uno degli allenatori cinesi rifila una scoppola a un bambino. Aldo Montinaro, capo delegazione, ha un fremito ma non esterna. Poi lascia i suoi collaboratori con i bambini e chiama gli allenatori cinesi nella grande stanza al primo piano del college: “I bambini non devono aver paura dell’allenatore – dice calmo -. Quello era solo un bambino che ha tentato di tirare in porta. Adesso non tirerà più in porta per un mese.”
E’ presente un giornalista che ha anche il compito di tenere i rapporti con la federazione calcio locale. La federazione di Quingdao gira il rapporto all’ufficio centrale di Pechino. Una settimana più tardi, in tutte le sedi della Repubblica Cinese, arriva una circolare: “E’ categoricamente vietato criticare i bambini durante gli allenamenti perché lo ha detto l’Inter”.

30.06.2005