L’AVANA – La notizia forse non trova spazio nei grandi media sportivi ma Inter Campus, che vive ormai l’esperienza di Cuba da dieci anni, è ben lieta di darla.
A Cuba, paese in cui lo strapotere della pelota sembrava insuperabile, il calcio è diventato tra gli sport più praticati dalle nuove generazioni. Proprio Inter Campus, che nel 2004 è sbarcato in oriente a Las Tunas, dove le Nazioni Unite ne hanno suggerito il primo passo trattandosi della provincia più povera ed isolata del Paese, ha probabilmente contribuito a questo successo. E lo ha fatto attraverso la costante attività pratica sul campo dedicata ai 240 bambini annualmente coinvolti nel progetto ed attraverso i corsi di aggiornamento tecnico-educativo organizzati in questi anni in tutti i nuclei che, oltre a Las Tunas, sono localizzati a Holguin, Granma e l’Avana.
Nell’ultima visita di inter Campus nel Paese c’era anche il nostro fotografo Franco Origlia. Oltre alle magiche foto che ha scattato, le sue parole descrivono quanto il calcio di strada, che si gioca in ogni angolo o campetto improvvisato, sia ormai il passatempo di tanti: “Quando nel 2004, sbarcando all’Avana con Inter Campus, incontro il mio amico Rodolfo Garcia, famoso commentatore della televisione cubana, mi dice che siamo matti, che a Cuba del calcio non importa nulla e che non se ne conoscono neanche le regole. Al mio ritorno all’Avana, dieci anni dopo, ritrovo Rodolfo e, alla vigilia di un mondiale di calcio, la prima cosa che mi dice è Qui la gente è diventata loca por el fútbol. Ho visto ragazzi giocare sul Malecón per tutto il giorno ed altri ad Holguin giocare sotto un temporale in un campo di calcio compreso tra uno di basket ed uno di baseball vuoti. Ho visto il grande interesse ed entusiasmo degli allenatori della federazione, che all’inizio ci avevano accolto con diffidenza ed ora ci ringraziano per la lungimiranza ed il cammino percorso insieme in epoca non sospetta, con lo spirito dei pionieri. Col senno del poi, forse, non eravamo così matti.”
08.07.2014