SARAJEVO – Inter Campus Bosnia si sviluppa a Sarajevo e a Domanovici, vicino a Mostar, con un progetto teso principalmente all’integrazione sociale.
La guerra, terminata ormai più di 20 anni fa, lascia ancora i suoi segni sui palazzi di Sarajevo, crivellati di colpi dai cecchini un tempo appostati sulle colline. La situazione ora è tranquilla, ma il degrado e la povertà sono un problema attuale che il nostro partner locale, l’associazione Sprofondo Bezdan, affronta quotidianamente. Qui, insieme ai due allenatori locali Ahmed e Jasmin, Inter Campus contribuisce a restituire un po’ di serenità e allegria attraverso il gioco del calcio ai bambini orfani, o seguiti dall’assistenza sociale. A capo di Sprofondo Bezdan c’è Hirja, una donna forte che trova la motivazione quotidiana nella felicità dei bambini. Accanto a lei Sinisa, un ragazzo sempre sorridente che funge da tramite tra l’associazione e le istituzioni locali per garantire ai bambini meno fortunati il diritto al gioco e non solo. Collaboriamo con loro da diversi anni e oggi si possono vedere risultati evidenti nei nostri piccoli amici. Sono molto migliorate le modalità di interazione tra i bambini: prima litigavano per nulla mentre ora collaborano naturalmente per il raggiungimento di obiettivi comuni. Anche il loro livello di attenzione nei confronti delle proposte da parte degli allenatori è più alto rispetto ad un tempo.
A Domanovici collaboriamo invece con l’Associazione Fabio Vita Nel Mondo Onlus e contiamo sul prezioso supporto di Zorica, una donna dedita alla crescita dei bambini del proprio villaggio attraverso lo sport e la condivisione. L’obiettivo del lavoro svolto qui infatti è proprio è l’integrazione tra Bosniaci e Serbi, Musulmani e Cristiani, divisi sia a livello culturale che a livello sociale. Basti pensare che nella stessa scuola bambini di pari età vengono suddivisi per etnia su piani diversi dove imparano materie e lingue differenti.
Sfruttando la forza e il linguaggio comune del gioco del calcio, cerchiamo di assottigliare queste distanze con l’aiuto di Drajan e Hirch, i due allenatori locali. Il messaggio si sta concretizzando positivamente non solo a Domanovici ma anche nei villaggi limitrofi, poiché i bambini che partecipano ad Inter Campus provengono da diverse località limitrofe e si ritrovano agli allenamenti sul campo per imparare e divertirsi insieme.
Ad uno di loro pensiamo in particolare poiché ha perso entrambi i genitori ed ora vive coi nonni: nel gioco del calcio e nei propri allenatori ritrova un punto di riferimento, e nei propri compagni di etnia e religioni diversa dei compagni di vita.
03.10.2014