Un allenamento in una favela brasiliana ne vale almeno tre su qualunque altro campo in giro per il mondo.
Per attirare l’attenzione dei bambini abituati al gioco libero e sregolato o a partite infinite, evitare qualsiasi occasione di distrazione, pretesto per litigare o calo di interesse per le nostre proposte, dobbiamo mantenere altissima l’intensità delle esercitazioni, controllare e prevenire, proporre continue varianti.
Basando tutto sul gioco e la sana competizione, in qualità di allenatori ed educatori bisogna soprattutto partecipare alla seduta di allenamento, scendere in campo con i bambini, accompagnarli nella risoluzione dei problemi, sostenerli sorridendo se sbagliano, altrimenti gratificarli.
Il più delle volte tutto questo avviene con pochissimo materiale a disposizione, come quando a Villa do Joao, favela di Rio de Janeiro, ci siamo ritrovati con 62 bambini, solo 8 palloni, 10 cinesini, 20 conetti e ovviamente nessuna pettorina. Unica soluzione, organizzarsi!
Questi sono i bambini di Inter Campus, hanno il diritto di partecipare ad un allenamento come se fossero alla Pinetina, diritto di divertirsi, imparando e crescendo.
18.01.2016