Rientra la delegazione di Inter Campus dalla Bosnia Erzegovina, dove il progetto sta attraversando un’importante fase di cambiamento e di sviluppo, sia sul campo sia fuori. La prima nota è che il Campus si è dotato di tre nuovi allenatori, Radoš ad affiancare il veterano Ahmed a Sarajevo, Dejan e Josip a Domanovići. Con loro i nostri tecnici hanno sviluppato un modulo formativo dedicato alla metodologia di allenamento di Inter Campus, fondamentale per accompagnare il percorso educativo e sportivo dei nostri bambini e bambine.
A Sarajevo il nuovo campetto è proprio sul confine tra la Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Repubblica Serba e questo ci sta dando la possibilità di attingere ad un bacino di bimbi più eterogeneo, creando così una circostanza di integrazione purtroppo ancora molto poco diffusa sul territorio.
Durante l’incontro presso la Nunziatura Apostolica a Sarajevo, dove la delegazione Inter Campus è stata ricevuta, si è parlato proprio di questo tema e in generale della necessità non solo di promuovere un messaggio di fratellanza e integrazione ma anche di adoperarsi in prima persona affrontando queste tematiche in prima linea – praticamente il pane quotidiano di Inter Campus.
A Domanovići, Zorica, la coordinatrice locale, ci accoglie come sempre con grande entusiasmo – in questo periodo in cui i bambini hanno appena ripreso a frequentare la scuola lei è molto impegnata nell’organizzazione dei gruppi dei bambini di Inter Campus. Durante questa visita abbiamo potuto anche incontrare alcuni professori della scuola di Domanovići – tristemente famosa per unire, sotto un unico tetto ma su due piani diversi e con corpo docenti diverso, i bambini musulmani e i bambini cristiani – per promuovere un’importante iniziativa volta a unire le due scolaresche almeno durante l’ora di attività fisica. Un proposito che sembra molto difficile da tradurre in realtà per via delle resistenze ‘burocratiche’ che tengono sotto scacco l’Erzegovina ma in cui crediamo fortemente e che vogliamo realizzare.
Il progetto in Bosnia Erzegovina rimane, in definitiva, di fondamentale importanza in quanto espressione concreta di quei valori di pace, unità e fratellanza di cui tutta la regione dei Balcani ha disperatamente bisogno di nutrirsi.
18.09.2017