[Inter Campus Cuba, dove lo sport è arte]

L’AVANA – Plaza de la Revolución, Boyeros, Playa: i nomi evocativi dei municipi in cui lavoriamo rimandano a luoghi e momenti che hanno segnato la storia del paese. Settimana scorsa il più recente, nuova pietra miliare per una nazione in grande cambiamento. Il contrasto tra nuovo, antico e decadente si avverte ogni giorno, parlando con le persone o camminando per le strade.

Tra le cose che restano costanti, ma mai uguali, anche Inter Campus. Dal 2005, infatti, collaboriamo con l’Asociación de Futbol Cubana, la Federazione di Calcio locale nonché emanazione diretta del Ministero dello Sport. Con loro parliamo di sport, ma anche di progetti trasversali, che coinvolgono enti locali e istituzioni. Dopo giorni di lavoro intenso, in aula e sul campo, la visita si conclude con un grande torneo amichevole tra i bambini nello stadio Pedro Marrero. Qui, sul tabellone punti analogico che svetta dietro le porte, resta il punteggio dell’ultimo match ufficiale: un Cuba – USA finito 0 – 2 che se da un lato non rende merito al calcio locale, dall’altro è simbolo di una nuova era ormai in corso. Giochiamo davanti alle tribune gremite di genitori, per celebrare l’inizio della XIX Settimana della Cultura Italiana a Cuba, promossa dall’Ambasciata d’Italia insieme al Ministero della Cultura cubano. Un modo per consentire all’arte di fondersi con lo sport e all’educazione di trasformarsi in gioco.

Al termine del torneo, il maestro piemontese Michelangelo Pistoletto, accompagnato dai responsabili di Galleria Continua, dai rappresentanti di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, dell’Ambasciata del Rebirth/Terzo Paradiso en Cuba e dei partecipanti al Cantiere Rebirth a Cuba, si è presentato in campo per salutare i bambini e coinvolgerli in una performance animata. Anche loro, per la prima volta, parte integrante di un’opera in movimento, quasi a sottolineare che loro stessi sono arte, come ognuno di noi. Tutti insieme per formare il simbolo del Terzo Paradiso, l’iniziativa di Pistoletto atta a promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’equilibrio tra natura e artificio. Lo stesso logo, diventato famoso grazie alle decine di performance spettacolari già realizzate, è stato rappresentato al largo del mar dell’Avana, alle Nazioni Unite di Ginevra e sulle vetrate del Louvre di Parigi. Anche noi oggi, partecipiamo al cambiamento!

03.12.2016

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