“Il caldo è così forte che gli allenamenti si potranno fare solo la mattina presto e il pomeriggio prima del tramonto’. Queste le prime indicazioni che il nostro referente, Chicco Uncini, ci consegna per la settimana di visita ad Hergla, presso Sousse. Le seguiamo fedelmente, anche se, per l’afa, restano indispensabili le bottiglie d’acqua a bordo campo così come le soste per idratarsi.
I nostri allenatori Alberto e Lorenzo svolgono ogni giorno due sessioni pratiche con i bambini e una lezione di teoria per i dodici allenatori, tutti entusiasti e volenterosi di partecipare. Tra essi, quattro donne: Wydad, Sahar, Afef e Maarami, che colorano di rosa questo progetto che coinvolge centoventi bambine e bambini. Siamo in una zona dimenticata dal turismo, ma non dai movimenti estremisti, che – purtroppo – l’anno scorso hanno colpito su una spiaggia poco distante del centro in cui operiamo. Il nostro lavoro dà forza al partner locale, l’Associazione Tanit, che coinvolge in modo attivo i cittadini del Paese nella speranza che cose simili non capitino più.
I giorni di lavoro terminano con una partita a cui partecipano tutti gli allenatori, italiani e tunisini, e i ragazzi più cresciuti di Inter Campus, i cosiddetti ‘Inter Campus plus’, che non vogliono lasciarci anche dopo avere passato l’età massima per il progetto. Questo è per noi un segno di grande affetto e stima, che cercheremo sempre di ricambiare, se Dio vuole, o come dicono qui, Insciallah.
29.08.2016