PUERTO CARRENO – Il primo modo per imparare a rispettare l’ambiente e tutelare la natura è attraverso la conoscenza: vivere i luoghi più significativi di ciascuna comunità significa valorizzarne il ruolo agli occhi dei bambini, è un pretesto per capire l’importanza dell’ecosistema che ci circonda, divertendosi con i propri amici.
Ogni luogo è un campo di calcio. Questo è lo spirito di adattamento con cui Inter Campus opera nel mondo e che ben si concilia con la sostenibilità del pianeta. Così l’isola che grazie alla stagione secca emerge dalle acque calde che fanno convogliare il Rio Bita nell’Orinoco, è il luogo perfetto per sentirsi tutt’uno con la Terra. Come accade nelle spiagge del Brasile, dove a seconda delle maree si piantano i pali delle porte che poco dopo spariscono sotto le onde, anche qui, secondo la portata del fiume, il campo appare e scompare. Basta far rotolare il pallone, non servono linee per delimitare lo spazio: se la palla finisce in acqua, è fuori!
È così che si impara non soltanto a calciare o colpire di testa, ma anche a rispettare i tempi delle stagioni, a lasciare pulito lo spazio prima di andare via, a capire fin dove arriva l’uomo e dove invece bisogna fermarsi. La Giornata della Terra si celebra con essa, immergendosi nell’incontaminato e lasciandolo tale. Spiegando che quell’isola magnifica su cui abbiamo giocato, un domani potrebbe non esserci più a causa dell’uomo. Vivendo sulla propria pelle l’effetto del cambiamento climatico la presa di coscienza è immediata. Non servono parole, è il potere dello sport.
22.04.2024