[Inter Campus nella capitale azteca]

Avvicinandosi in volo alla sterminata megalopoli di Città del Messico, dal piccolo oblò dell’aereo si vede chiaramente la valle circondata da montagne che intrappolano la coltre di smog che ricopre l’altopiano ad oltre 2000 metri d’altezza sul livello del mare.

Una città Stato costruita su un’area che anticamente era parte della conca lacustre del lago Texcoco. La Cattedrale della piazza centrale del “Zocalo”, così come molti altri edifici storici dell’infinita città, sprofondano a causa dell’enorme sfruttamento idrico della falda acquifera da parte di circa 25 milioni di abitanti che popolano l’immenso agglomerato urbano. Le cicatrici del terremoto di pochi mesi fa’ sono ancora vive nei pensieri degli abitanti e visibili su molti palazzi, soprattutto nella parte sud della città. La visita si svolge mentre le elezioni presidenziali sono alle porte, ma nel Paese corruzione e criminalità trovano sempre terreno fertile in questo habitat.

Inter Campus in Messico, grazie ai circa 15 allenatori-educatori locali, utilizza il gioco del calcio per contribuire alla formazione di futuri cittadini con valori quali lo spirito di squadra, l’onestà, la tolleranza, il rispetto, l’equità di genere etc., diffondendo tra i circa 400 bambini partecipanti sani principi che contraddistinguono una società che voglia riscattarsi e opporsi a tutto questo. Anche i genitori dei bambini partecipanti vengono costantemente informati dallo staff Inter Campus sulle caratteristiche del progetto e con l’obiettivo di creare un percorso educativo condiviso dentro e fuori dal campo. Crediamo fortemente che il gioco del calcio, oltre il suo potenziale culturale, possieda un valore educativo e preventivo di patologie e disagi.

In questo contesto Inter Campus opera al fianco della Fundaciòn Renacimiento e delle Suore Marcelline. Nel famigerato quartiere di Tepito, la Fondazione partner offre assistenza ed alloggio a minorenni senza famiglia e senzatetto, i cosiddetti “niños callejeros”. Nel vicino Stato federale del Messico, che circonda la capitale inglobandola in un unico immenso tessuto urbano, opera invece insieme alle instancabili suore Marcelline e all’Università “Valle de Ecatepec”. L’ateneo collabora attivamente con Inter Campus da oltre cinque anni, mettendo a disposizione del progetto due volte alla settimana il campetto a 7 in erba sintetica e le aule universitarie dove si svolgono i corsi di formazione tecnica. Nella moderna struttura universitaria si svolge un progetto al fine di integrare minoranze etniche e bambini in situazione di disagio economico.

Il programma della visita è stato intenso: nella capitale, oltre al consueto monitoraggio delle attività e il corso allenatori tenuto dai tecnici, Juri Monzani e Silvio Guareschi, la delegazione, insieme al responsabile organizzativo del Paese, Christian Valerio, è stata ricevuta dall’Ambasciatore d’Italia, Luigi Maccotta. Un incontro formale, ma al contempo amichevole, di ottimo auspicio per future iniziative congiunte. L’Ambasciatore, dopo aver conosciuto il progetto, ha indossato con orgoglio la maglia di Inter Campus.

La visita è proseguita nella città di Queretaro dove, sempre al fianco delle suore Marcelline, Inter Campus ha altri due progetti attivi con l’obiettivo di utilizzare il gioco del calcio al fine dell’inclusione sociale e della prevenzione dalle devianze minorili. Due progetti attivi dal 2003 che coinvolgono ogni anno 80 bambini nei quartieri periferici di Unidad Nacional e Bolaños.

12.02.2018

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