Città del Messico – L’Università Estatal del Valle de Ecatepec collabora con Inter Campus dal 2013, ospitando i bambini del municipio omonimo (El Ecatepec, uno dei più grandi dell’America Latina) nel campo del polo universitario cooperando attivamente con Inter Campus anche attraverso un progetto di ricerca che coinvolge i bambini, le loro famiglie e gli allenatori.
Un progetto unico, come lo sono tuti i progetti Inter Campus, che ha permesso di realizzare alcuni incontri-scambio, iniziati con Mattei Alin, allenatore rumeno di Inter Campus a VâV’lcea, coinvolto in una delle missioni annuali, un’opportunità che gli ha permesso di conoscere tutti gli allenatori di Inter Campus Messico e tutti i bambini dei diversi nuclei.
“La prima tappa è stata proprio in università e la prima cosa a colpirmi le somiglianze tra il popolo messicano e quello rumeno, entrambi gioiosi, amichevoli, vivaci, ottimisti, caldi e ospitali. Un aspetto molto interessante del progetto di ricerca comune tra Inter Campus e Uneve è quello relativo un programma di dieta sano, destinato ai bambini che spesso soffrono di gravi problemi di sovrappeso. Lo stile di vita promosso da Inter Campus attraverso il calcio, l’esercizio fisico, i giochi dinamici e una dieta sana aiuta concretamente i bambini del progetto. Un viaggio istruttivo sia dal punto di vista della scoperta di un nuovo mondo e di un nuovo mondo Inter Campus, che mi ha arricchito umanamente e professionalmente, facendomi incontrare persone amichevoli, straordinariamente accoglienti, da cui imparare sempre. Grazie a tutti gli amici Inter Campus!”
Ogni l’anno l’Università organizza un evento accademico internazionale denominato “Verano de Investigacion”, dove vengono trattate e approfondite tematiche sensibili come il dialogo tra i popoli, la pace e i valori dello sport. A questo evento Inter Campus prende parte in forma attiva regolarmente attraverso la sua delegazione, coinvolgendo anche ospiti, allenatori / educatori, che arrivano da altri paesi, come nel caso di Emanuele Terracini. “Partecipare a un evento accademico internazionale, parlando di sport e pace, in un paese per me nuovo, è stato molto costruttivo. Non conoscevo le problematiche sociali messicane e scoprirlo insieme ai bambini di Inter Campus Uneve in campo e poi insieme agli allenatori e ai docenti universitari al convegno internazionale su Pace e Sport è stata una esperienza unica” racconta Emanuele, allenatore del progetto Israele e Palestina.
“Utilizzare il calcio come mezzo educativo, trasversale ai bisogni differenti dei bambini, che sia integrazione etnica come in Israele e Palestina, o come mezzo di prevenzione a problemi sociali come in Messico è più o meno la stessa cosa e i risultati sono simili, ovvero unione, allegria, abbattere barriere, formare ponti. Un potente strumento di unione e pace che anche in mezzo ai tavoli universitari ha trovato spazio e accoglienza. Portando la mia piccola testimonianza mi sono sentito ambasciatore di pace attraverso lo sport e discuterlo su tavole rotonde con persone che venivano da altre parti del mondo è stata una esperienza arricchente. Non dimenticherò facilmente questo viaggio messicano, i sorrisi dei bambini, l’allegria degli allenatori, il loro sapersi adattare a situazioni di rischio; esperienza che porterò con me sui campi di Tel Aviv e Gerusalemme, un ponte di pace e passione con la palla di calcio come comune denominatore. Grazie Inter Campus!
Dal Messico al Medio Oriente… così è proseguito il progetto-scambio che ha coinvolto l’allenatrice Tamara Rodriguez che racconta la sua esperienza in Israele e Palestina come scoperta di un nuovo mondo per cultura e credenze ma allo stesso tempo riaffermazione dei valori che Inter Campus diffonde, creando per i bambini un ambiente il più inclusivo possibile, in cui il primo obiettivo è stare bene e divertirsi. “E in campo i bambini erano felici! Poi parlando con gli allenatori sono venuta a conoscenza di situazioni drammatiche di vita famigliare molto simili a quelle che vivono i bambini di Ecatepec, come l’assenza del padre, la situazione economica precaria, e di conseguenza anche la difficile gestione delle emozioni dei piccoli, un quadro reso ancora più complesso dal perenne conflitto etnico-politico-religioso. Questa esperienza ha rafforzato ancora di più il mio amore per il progetto Inter Campus che attraverso il gioco insegna ai bambini l’importanza del rispetto reciproco, dei valori, seminando speranza e amore che i bambini iniziano gradualmente a far circolare in campo e fuori. Credo che l’obiettivo più nobile di Inter Campus si possa riassumere nelle parole di Oscar Wilde “Il modo migliore per fare del bene ai bambini è renderli felici” e a questa idea ciascuno di noi allenatori dovrebbe ispirarsi!
13.04.2020