Biella – “Io però tifo Juventus.” Poi dopo una pausa aggiunge: “Però mi piace vedere giocare i bambini del mondo. Questo il giudizio finale di un bambino di seconda elementare di Benna (Bl) dopo aver visto il nostro filmato. Come ogni anno, l’Associazione Piccolo Fiore, che si occupa di disabilità presso l’Istituto Domus Letitiae e di formazione al volontariato nelle scuole di tutta la Provincia, ci ha invitati a presentare il nostro progetto come esempio di solidarietà per educare allo spirito di volontariato e alla mondialità.
É un lavoro che questa associazione locale porta avanti con grande impegno da molti anni, e che ci ha visti subito in sintonia per la nostra esperienza di integrazione nelle varie regioni del mondo, con lo sport come strumento di promozione umana per i bambini, per conoscersi, giocare assieme, crescere insieme anche nelle realtà più difficili. Uno alla volta i comuni della zona (Valle Mosso, Candelo, Tollegno, Trivero. ecc.) sono stati interessati da questa bellissima iniziativa, che ci ha visti raccontare la nostra esperienza nel mondo ai giovanissimi. E i bambini sono estremamente ricettivi, privi di pregiudizi, pronti ad aprire la mente e il cuore come nessuno. Anche perché il mondo multiculturale ormai è un dato di fatto: anche in una piccola scuola elementare della provincia piemontese troviamo bambini figli di immigrati da tutto il mondo (bosniaci, marocchini, egiziani, brasiliani, ucraini, romeni, ivoriani) che studiano e giocano assieme. Gabriele Raspelli, nostro allenatore di grande esperienza, ha catturato subito l’attenzione dei bambini e delle bambine perché il calcio e lo sport sono uno strumento di grande appeal, ed ha mostrato le immagini dei bambini di Inter Campus che giocano nelle diverse realtà del mondo, facendo notare quanto siamo simili nonostante le diversità e quanto i bambini italiani possano dirsi fortunati e pensare a sentire vicini i loro coetanei nel mondo. Poi Christian, ghanese, collaboratore della Domus Letitiae, li ha fatti divertire con strumenti musicali africani e disegni che hanno mandato tutti in visibilio, specie i più piccoli. Tornando da una esperienza così, ci sentiamo sempre grati di avere l’opportunità di poter lavorare in un progetto che lotta contro le discriminazioni e porta avanti un discorso di pace, integrazione, comprensione e rispetto per tutti. E i bambini ci danno sempre una lezione in questo senso.
25.03.2024