VORONEZH – Il progetto è stato attivato circa tre anni fa e da allora gli allenatori locali ricevono la formazione da parte dei tecnici Inter Campus una volta ogni sei mesi. A loro volta, durante tutto l’anno scolastico, gli stessi ‘alleducatori’ russi applicano la metodologia appresa direttamente in campo con bambine e bambini. Con nostro immenso piacere, ad ogni nuova visita risaltano in maniera evidente i benefici fisici ed i progressi comportamentali dei circa cento partecipanti, quotidianamente accuditi nelle strutture che collaborano con Inter Campus.
Annualmentre in Russia si registrano circa cinquantamila nuovi ‘orfani’, allontanati da genitori a cui è stata revocata la potestà genitoriale. Si tratta dei cosiddetti orfani sociali: minori i cui genitori sono vivi, ma non in grado di prendersi cura dei propri figli, che vengono quindi destinati a forme di assistenza alternative, rappresentate principalmente da istituti come quelli in cui Inter Campus opera. La ‘Boarding school 1’ di Voronezh e la ‘Boarding school’ di Babrov, due scuole dormitorio dove i bambini vivono stabilmente, da appena nati sino al raggiungimento della maggiore età. Ognuno con una storia diversa alle spalle: alcuni con disabilità, chi ha subito abusi e violenze o rifugiati provenienti da altri Paesi. Il ricongiungimento con le famiglie biologiche è l’obiettivo principale, anche se non sempre possibile.
Ora anche la Russia inizia a guardare a forme di accoglienza diverse da queste strutture obsolete: soluzioni come l’affidamento familiare, l’adozione o le case famiglia. La nostra presenza resta un importante momento di gioco, sport e crescita personale dei bambini, che attraverso il calcio ritrovano allegria e un po’ di serenità. Una finestra positiva sul futuro che dà speranza e voglia di andare avanti insieme.
09.05.2016