[Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della Pace]

Quest’anno ricorre il 25° anniversario dell’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione e del Programma d’Azione per una Cultura di Pace.

La Costituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) parte dal presupposto che “le guerre iniziano nella mente degli uomini, quindi è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace”. È questa nozione che ha incorniciato il tema e il logo della celebrazione di quest’anno della Giornata Internazionale della Pace. Le idee di pace, la cultura della pace devono essere coltivate nelle menti dei bambini e delle comunità attraverso l’educazione formale e informale, in tutti i Paesi e le generazioni.

Tra i diversi obiettivi che Inter Campus si impegna a raggiungere nei Paesi in cui opera c’è anche quello dell’avvicinamento, attraverso il gioco del calcio e il suo potere educativo, tra bambini e bambine con storie e culture diverse, di etnie e religioni diverse perché la pace non è solo l’assenza di conflitti ma richiede anche un processo partecipativo positivo in cui il dialogo è incoraggiato e i conflitti sono risolti in uno spirito di comprensione e cooperazione. Come succede a Gerusalemme Est, dove bambini palestinesi e israeliani giocano insieme con allenatori che parlano sia arabo sia ebraico o in Bosnia Erzegovina nei nuclei di Sarajevo e Domanovici (Mostar) dove i bambini e bambine di etnia bosniaca (musulmana), serba (ortodossa) e croata (cattolica) partecipano insieme alle attività di calcio malgrado frequentino la Scuola “Two Schools under One Roof” che continua a dividere i bambini di differenti etnie, a distanza di quasi trent’anni dalla fine della guerra.

21.09.2024