L’allenamento scorreva veloce e intenso sul campo della scuola di Jema’a Yetu, nel centro di Lubumbashi. Come sempre, si rispettavano le quattro fasi di gioco: un’introduzione ludica, ma assorta, una fase analitica basata sul gesto tecnico, un momento situazionale più dinamico e la partitella finale. Fattor comune dell’intera attività, l’obiettivo tecnico: in questo caso il calciare.
I bambini si divertivamo e allo stesso tempo imparavano, concentrati sugli esercizi proposti dagli educatori locali. Insieme a loro, stavamo affrontando la fase situazionale dell’allenamento, ricreando un tre contro uno finalizzato alla conclusione a rete.
Tutto a un tratto però, qualcosa di insolito, almeno per noi, ha interrotto la quiete di Jema’a Yetu: la campanella delle 12:00! Un’improvvisa moltitudine di bambine e bambini è uscita dalle aule; intere classi si sono fermate ad osservare l’allenamento, creando in pochi minuti un piccolo ‘San Siro’ attorno al campo. Ad ogni controllo, ad ogni tiro, perfino ad ogni errore, corrispondeva un boato di circa cinquecento piccoli tifosi improvvisati, che incitavano i loro compagni come veri campioni.
Da quel momento, nonostante la concentrazione perduta dei bambini in campo, il loro entusiasmo, insieme a quello del pubblico, ha trasformato l’allenamento in uno dei più emozionanti in Congo!
01.02.2016