[Inter Campus, allenamento sul fiume in Colombia]

PUERTO CARRENO – Il verde acceso richiama quello degli stadi più famosi; l’erba è sottile e omogenea, come se fosse appena tagliata; il campo ben livellato, per una volta senza buche. Non siamo però in un impianto sportivo, ma tra Colombia e Venezuela, su un piccolo isolotto creato dalla piena del fiume.
All’arrivo in spiaggia, bambini e allenatori hanno capito subito che l’allenamento previsto sulla sponda del Rio Orinoco, si sarebbe tenuto un poco più in là, su un lembo di terra simile a una zona franca tra i due Paesi, simbolo di integrazione tra comunità residenti, indigene e di migranti.
Via le scarpe quindi: si guada il canale torbido che porta a un campo inedito. In un’atmosfera di novità e festa, ogni momento diventa una scoperta: non esistono le linee laterali, ma solo l’acqua che indica il “fuori”. Tutti a piedi nudi, pronti a bagnarsi i piedi se occorre o a scivolare sul terreno morbido, anche a costo di infangarsi un po’. Nel divertimento, non manca la serietà per dedicare la giusta concentrazione ad ogni esercizio. In chiusura, la solita partitella e le foto di rito, prima di tornare sulla terraferma. Il pullman – anche questo in perfetto stile locale – ci aspetta per cantare e ballare sulla via del ritorno.
È questo lo spirito di Inter Campus: la felicità come chiave di apprendimento.

13.09.2024

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