CARACAS – C’è un po’ di Italia nel mondo! Grazie a Inter Campus, che da Milano si spinge nei paesi più remoti, dove spesso pochi stranieri arrivano, per affrontare e prevenire, attraverso lo sport, i disagi individuali e collettivi di migliaia di minori. Ma non solo: ci sono comunità di italiani, che spesso accolgono le delegazioni nerazzurre con la passione dei tifosi mista all’attenzione sociale che contraddistingue il nostro popolo. Ci sono le aziende, ciascuna con la propria eccellenza.
E poi ci sono le istituzioni, che in modo permanente rappresentano il nostro Paese all’estero. Ambasciate e Consolati che, tra tante attività, trovano sempre il tempo per accompagnare Inter Campus da vicino, riconoscendone l’utilità.
È il caso dell’Ambasciata d’Italia in Venezuela, presente al campo di San Isidro con il Primo Segretario Giuseppe Giacalone e Stefano Sabatini, della Segreteria Politica, in occasione della consegna maglie, degli allenamenti e dell’analisi d’impatto svolti con i ragazzi del quartiere.
Lo stesso è accaduto poco fa in Romania, con l’Ambasciatore Alfredo Durante Mangoni, così come in passato in Paraguay o in Brasile.
Collaborazioni non soltanto di natura istituzionale, ma soprattutto operative, di campo, con i Capi Missione direttamente coinvolti e presenti. L’obiettivo è offrire aiuto concreto alle famiglie, facilitando l’arrivo dei donativi, per esempio, o lo sviluppo di reti di collaborazione. Ma anche dando risalto all’impegno tricolore nel mondo in contesti difficili da penetrare, soprattutto per chi viene da lontano. Cortine che si abbassano solo grazie al pallone e alla forza di una maglia.
Attività di cooperazione multilaterale che confermano l’Italia, insieme all’Inter, un esempio virtuoso.
29.03.2024