CARACAS – Da tanti anni in Venezuela, con il gruppo dei piccoli, l’arrivo della delegazione Inter Campus coincide con il Gioco del Castello. Si tratta di sfide a difficoltà crescenti, con e senza palla, finalizzate a conquistare una fortezza immaginaria. E non importa se col tempo i bambini sono cresciuti (e il computo dei livelli si sia un po’ perduto, saremo forse al 27esimo!): entusiasmo, gioia ed emozione restano gli stessi del primo giorno.
Il 31 ottobre è un’occasione troppo speciale per non popolare il Castello di streghe, fantasmi e mostri. Tutti da colpire calciando il pallone, come le ragnatele che occupano gli angoli delle porte, oppure i ragni – ce ne sono anche di veri – che si calano dalle reti. I palloncini decorano il campo e le pettorine, per l’occasione, sono rigorosamente nere e arancioni.
Sono piccoli gesti che fanno capire come sia potente l’immaginazione dei bambini, a cui bisogna solo dare il coraggio di sognare. Non è facile, vivendo quotidianamente situazioni famigliari e sociali difficili, che frenano le emozioni e a volte anche la fantasia, ma lo sport ci aiuta a rialzare la testa. A risollevare il morale ed essere felici!
10.11.2022