Tel Aviv – Non solo integrazione tra nuclei durante le nostre visite ufficiali in cui cerchiamo di organizzare momenti di gioco coinvolgendo i bambini dei tre nuclei del progetto – quello di Gerusalemme, con bambini arabi israeliani ed ebrei e le bambine arabe israeliane più Milka (unica bambina ebrea del gruppo femminile, sempre presente e felice), quello palestinese e quello di Tel Aviv con i bambini ebrei israeliani – ma anche integrazione all’interno dei nuclei.
Dal 2016 un gruppo di bambini profughi – Filippini, Eritrei, Sudanesi – gioca ogni settimana con i bambini ebrei israeliani di Tel Aviv. “Attraverso questo progetto” ci racconta Orli Fridkes – da molti anni attiva nel sociale a favore di bambini e famiglie che vivono nel sud della città – “i bambini coinvolti in Inter Campus giocano a calcio, fanno nuove amicizie, imparano ad accettare gli altri. Le connessioni che nascono tra bambini si riflettono nelle diverse comunità, creando opportunità di incontro e confronto. I dati del dicembre 2018 registrano in Israele 35 mila richiedenti asilo, fuggiti da persecuzioni politiche, genocidi, guerre civili di cui erano vittime nelle loro terre.”
I genitori dei bambini profughi vivono in una condizione socioeconomica difficile, con lavori che li impegnano per molte ore al giorno e a volte anche di notte. Non hanno la possibilità di far partecipare i loro bambini ad attività extra scolastiche e anche per questo motivo Inter Campus rappresenta un’occasione importante di gioco, divertimento e crescita.
23.08.2019