In occasione di questa seconda missione dell’anno in Camerun, abbiamo deciso di modificare in parte il nostro intervento: non più una formazione aperta a tutti gli allenatori Inter Campus (che qui sono quasi duecento), ma un corso dedicato a quelli più motivati che, avendo in passato già partecipato ai nostri corsi, avevano già acquisito una base su cui sviluppare il percorso didattico. In questo modo, con un numero di partecipanti ridotto rispetto al solito, abbiamo di conseguenza alzato la qualità della nostra proposta e della loro preparazione. Così, ad Akono, sono quattordici gli allenatori presenti al corso di formazione il cui tema è ‘la correzione del gesto tecnico come mezzo per crescere’, un argomento complesso, difficile non tanto da capire, quanto da accettare e applicare nel corso degli allenamenti da parte di alcuni beneficiari del corso.
I mister, infatti, spesso concentrano il loro intervento sul campo al miglioramento dei soli aspetti motori e tecnici del bambino, trascurando tutti gli altri, quelle altre aree, come le definiamo noi, che strutturano la personalità dei nostri giovani calciatori e che ne faranno qualcosa più di un semplice giocatore di calcio. Ma noi siamo Inter Campus e il nostro obiettivo non è solo di insegnare a calciare, a condurre o a ricevere nel modo corretto, ma ad avere stima e fiducia in se stessi, ad inserirsi in un gruppo, ad accettarne le regole e a farle proprie anche fuori dal campo. Insomma, i nostri bimbi hanno bisogno di diventare grandi e di essere educati attraverso la pratica del gioco più bello del mondo.
E allora sotto mister camerunesi, il lavoro è sì lungo e complesso, ma anche appassionante ed avvincente. Pensare esercitazioni capaci di stimolare non solo la pura abilità tecnica, ma anche la capacità di collaborare, di pensare e di mettersi alla prova, di ciascuno dei nostri bimbi, con il proprio vissuto, la propria esperienza di vita, la propria condizione, non è semplice. Ma è quello che vogliamo fare sui tutti i nostri campi.
20.02.2017