Termina con il saluto ai bambini di Macin la visita di Inter Campus in Romania. Macin è stata la tappa finale di un viaggio in due tempi. La delegazione Inter Campus ha infatti attraversato il paese da est a ovest per poter incontrare tutti i copii (o bambini!) parte del progetto, procedere con il corso di formazione ai loro allenatori e seguire gli sviluppi del progetto ricreativo. Gli allenatori Paola Balconi e Lorenzo Forneris sono stati accolti con grande entusiasmo dai bimbi di Valcea. Erano giorni piovosi, ma il brutto tempo non ha fermato la voglia di giocare e divertirsi. Il responsabile attività ricreative Giorgio Colnaghi e i musicisti di Fondazione Antonio Carlo Monzino Giovanni Mirolli e Muriel Beckouche hanno inoltre incontrato i piccoli musicisti che stanno seguendo i corsi di violino e pianoforte, insieme ai loro insegnanti. Lasciata Valcea, il viaggio è proseguito verso Slatina. I bambini sono rimasti a bocca aperta vedendo il campo perfettamente sistemato da Paola e Lorenzo, che erano lì ad aspettarli, insieme agli allenatori locali Valy, Dani e Mateo. L’allenamento si è concluso al grido: “Ce tare a fost!”, ovvero, “E’ stato forte!”. I bambini di Slatina sono stati i protagonisti anche di una giornata speciale, organizzata dal partner Comunità Nuova insieme a Pirelli Tyres, dove i più grandi, in uscita dal progetto, hanno dato il benvenuto ai nuovi arrivati.
Brasov e Macin sono state le mete della seconda visita della delegazione Inter Campus in Romania, questa volta formata oltre che da Paola Balconi e Giorgio Colnaghi, anche dall’allenatore Raffaele Quaranta. Brasov si trova in Transilvania ed è una città turistica e piena di vita. Nei dintorni ci sono bellissime montagne, piste da sci, monumenti e castelli, tra cui il Castello di Bran, dimora del leggendario Conte Dracula. Proprio perché in molti vi si trasferiscono in cerca di lavoro, Brasov è anche tra le città rumene con il più alto numero di bambini abbandonati. In quest’area si allenano regolarmente con Inter Campus i bambini degli orfanotrofi di Victoria e Tarlungeni, delle case famiglia di Sacele e del centro di recupero per bambini con problemi comportamentali di Ghimbav.
400 km separano Brasov da Macin, piccolo paesino rurale nella Dobrogea, al quale si arriva attraversando il Danubio sul traghetto.
Durante il tragitto da un centro Inter Campus all’altro, sul furgoncino guidato dall’instancabile Valy, questa parte del paese ci viene raccontata da Lidia Dobre, presidentessa della Fondazione partner di Inter Campus Inima Pentru Inima. Qui l’atmosfera è molto diversa, non tanto per le persone incontrate, affabili, di cuore e accoglienti come nel resto del paese, anche se si nota che non sono molto abituate alla presenza di stranieri..insomma, questi italiani in tuta nerazzurra non sono passati certo inosservati… La sensazione è quella di aver viaggiato indietro nel tempo: sotto lo sguardo fiero dei Monti Macin, una delle catene montuose più antiche d’Europa, intorno a noi vediamo tanta campagna, ben poche abitazioni e molta povertà. Nei due giorni trascorsi qui abbiamo incontrato e fatto giocare 60 bambini e 40 bambine. Tutti frequentano la scuola del paese e la maggior parte di loro al momento è affidata a parenti o vicini di casa, poiché i genitori sono emigrati in altri paesi d’Europa in cerca di lavoro e di migliori condizioni di vita.
14.12.2011