[L’importanza di una maglia]

Buenos Aires – All’ingresso della struttura del Club Atletico Talleres, campo che ha ospitato per due giorni la seduta di allenamento, i nostri bambini sono più silenziosi del solito, più tranquilli. Non succede spesso, la carica di energia che hanno sprigionato in questi giorni ne è la prova. Cogliamo l’attimo e ci mettiamo subito al lavoro. Prima di allestire il campo e partire con l’allenamento incontriamo gli allenatori locali Ezequiel, Santiago, Marcos, Julián per raccontare loro come strutturare al meglio le sedute di allenamento secondo i principi base del metodo Inter Campus: puntare sull’intensità, ridurre al minimo le pause, cercare di coinvolgere il maggior numero di bambini durante le esercitazioni che si fondano soprattutto sul divertimento e sulla varietà. Esercitazioni di riscaldamento, staffette motorie sotto forma di sfida/gioco. Sempre tenendo come focus il gioco e dunque il divertimento. A questa prima fase ne segue una più specifica dove si lavora sull’obiettivo tecnico da raggiungere e dove cresce anche la concentrazione: conduzione, ricezione, il calciare. Questi sono i tre gesti tecnici su cui ci siamo prefissati di lavorare insieme agli allenatori locali anche durante i nostri mesi di assenza, attraverso un contatto costante per monitorare sviluppi ed evoluzioni. Segue quindi la terza fase situazionale in cui i bambini sono coinvolti a sfidarsi in giochi 1 contro 1 o 2 contro 1, affrontando situazioni che potrebbero incontrare normalmente durante una partita. Qui i bambini sono molto coinvolti da un punto di vista cognitivo e non solo. Sono obbligati a fare delle scelte che rendono la fase divertente, costruttiva, finalizzata. La partita finale, che chiude la sessione, è un momento di valutazione per gli allenatori locali in cui è importante osservare come si stanno muovendo i bambini e verificare se stanno seguendo le indicazioni date nelle fasi precedenti, mettendo o meno in pratica gli esercizi imparati.

Dopo l’introduzione formativa siamo pronti a partire, dividiamo i bambini per fasce d’età, e via! In questo contesto gestire i conflitti e i rapporti fra i bambini è fondamentale. Essendo spesso costretti a vivere in situazioni di disagio frequente, i bambini necessitano di incanalare in modo positivo tutta l’energia e le emozioni che hanno dentro. Il gioco e i miglioramenti sul rettangolo verde dipendono tanto da questo e oggi “va tutto alla grande”. Tutti si sentono importanti e partecipi, nessuno ha necessità di prevalere sull’altro, l’unica cosa che prevale è la voglia di giocare, cercando di dare il meglio di sé.

Non so se è merito del contesto, merito nostro o di una semplice maglietta che poi semplice per loro non è, ma l’ora e mezza di allenamento passa velocemente, forse anche troppo.

La seduta è finita, salutiamo i bambini e i mister locali con la promessa di ritrovarci fra qualche mese, per proseguire e condividere i progressi fatti.

15.01.2018

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