ASUNCION – Prosegue l’impegno di Inter Campus anche in Paraguay, attraverso la formazione dello staff locale e il supporto a 300 bambine e bambini, inseriti nel progetto gestito ad Asunción dall’ex-calciatore del Vicenza Julio Gonzalez, che con la sua storia e soprattutto il suo presente è esempio e motivo di ispirazione per grandi e piccoli.

Proprio così, per i bambini di Inter Campus Paraguay, i quali già in tenerissima età affrontano purtroppo difficoltà enormi, non c’è migliore esempio di determinazione, tenacia e capacità di reazione alle avversità di Julio Gonzalez. Lui che, nel pieno di una carriera brillante, dieci anni fa ha visto il suo sogno infrangersi in un incidente stradale. L’incidente lo ha minato nel fisico ma ha potenziato il suo cuore, tanto che ha scelto di dedicarsi al benessere dei bambini più bisognosi del suo Paese.

L’incontro con i bambini del nucleo di Zeballos Cué è emozionante. Sono 100, sorridenti e in nerazzurro, e quando vedono Julio e gli allenatori Juri Monzani e Silvio Guareschi, appena arrivati da Milano per farli giocare, tutti insieme corrono loro incontro per abbracciarli.

Fanno parte di questo nucleo 80 bambini che vivono nell’orfanotrofio Aldea SOS e 20 bambini figli di famiglie della zona. Il quartiere Zeballos Cuè si trova nei sobborghi di Asunción, vicino alle rive del fiume Paraguay. La povertà ed il livello di criminalità qui sono molto alti. Aggiunge valore a questa parte di progetto la presenza del comitato dei genitori, primi sostenitori di Inter Campus Paraguay e pieni di riconoscenza, poiché, secondo quanto ci riportano, Inter Campus non solo li supporta nell’educazione dei figli, li aiuta anche ad allontanare i bambini dai molti pericoli connessi al vivere in un luogo così rischioso.

Le giornate di clinic sportivo-educativo durante la visita si alternano tra momenti d’aula e sessioni pratiche sui campi di Zeballos Cué e di Cateura.

Cateura è la discarica di Asunción e dà da vivere a migliaia di persone. Dopo la disastrosa alluvione del giugno 2014 buona parte delle famiglie è tornata a viverci.

La situazione qui è terribile: i bambini sono moltissimi e tra loro ci sono anche orfani.   E’ frequente vedere anche i più piccoli al lavoro, mentre smistano i rifiuti per trovare qualcosa da vendere. I camion pieni di immondizia scaricano di continuo sopra l’enorme accumulo di spazzatura. Ai piedi di questa montagna si sviluppa il quartiere di baracche da un lato e, dall’altro, si erge, come un’oasi, il nostro preziosissimo campo.

Ciò che davvero scolvolge è l’apparente normalità, nonostante tutto, l’allegria di questi bambini, prima, durante e dopo gli allenamenti, il calore con il quale ci accolgono, la curiosità di conoscerci meglio, di sapere, ad esempio, cosa si prova a salire su un aereo,

Inter Campus Paraguay prevede in generale un collegamento con la frequenza scolastica. In particolare a Cateura, i bambini ricevono definitivamente la maglia nerazzurra quando dimostrano di andare a scuola e di partecipare con costanza all’attività. Gli allenatori, infatti, controllano anche le pagelle e ci raccontano, tra lacrime di commozione, la soddisfazione e la gioia nel vedere alcuni dei loro bimbi prendere il massimo dei voti.

Tante le emozioni provate in questo viaggio, che racchiuderle in poche righe è impossibile. Ciò che rimane addosso sono il calore del sole e della gente del Paraguay, il suono delle risate dei bambini, la passione e la professionalità del nostro staff locale (gli allenatori Raimundo, Reinaldo, Celso, Daniel e Eduardo), ed un profondo e reciproco sentimento di orgoglio nel vestire questi colori.

06.03.2015

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